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Corteo dei ‘No pass” vestiti come prigionieri dei lager nazisti. La dura condanna da parte di Anpi, Pd, Cgil e Comunità ebraica

Non si sono fatte attendere le reazioni alla protesta messa in scena ieri, sabato 30 ottobre, dai ‘No pass’ novaresi. Una protesta che, giunta alla sua quindicesima ‘puntata’, ha visto sfilare i partecipanti vestiti come prigionieri dei lager nazisti. Il tutto con tanto di pettorine a strisce grigie e bianche, in alcuni casi anche con attaccato un numero identificativo, e con tanto di qualcosa che stesse a indicare del filo spinato alle due ali del corteo.
Un corteo che è transitato lungo gran parte del centro città e che ha destato numerose reazioni. A partire dalla Comunità ebraica, che ha subito commentato, rilevando come i manifestanti probabilmente non conoscano in alcun modo cosa sia stata e cosa abbia rappresentato la Shoah.
 
Sui social sono moltissimi coloro che hanno manifestato sdegno e vergogna per quanto accaduto in città, per quanto visto. Comuni cittadini, ma anche ex amministratori locali di lungo corso e non solo. In centro, durante il transito nelle principali vie del cuore cittadino, altri commenti si sono alzati dai passanti.
 
Oggi pomeriggio sono intervenuti l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Anpi, il Partito democratico e la Cgil Novara e Vco.
«Sabato 30 ottobre, nell’ennesimo ritrovo in piazza dei No-Pass, un misero numero di persone ha manifestato identificandosi con milioni di uomini, donne, bambine e bambini cui furono strappate la dignità e la vita nei campi di sterminio nazisti. Questi pochi ignoranti della storia – prosegue l’Anpi nella sua nota – che si definiscono vittime di una dittatura, che indossano pettorine a righe, irrispettosi delle milioni di vittime che la barbarie nazifascista ha portato, senza la minima coscienza, senza il minimo senso della vergogna, sono gli stessi che altrove insultano la senatrice Segre, testimone di quelle terribili violenze che ha subito e vissuto davvero, dimostrando nello stesso tempo spregio della verità e vicinanza culturale a quelle forze fasciste e naziste che costruirono quell’orribile sterminio». Equiparare la necessità di vaccinarsi, «che è al momento il primo ed unico strumento per salvare vite dall’epidemia da Covid 19, allo sterminio nazista rappresenta bene la distorsione mentale di queste persone, che non fanno che alimentare la quota di fake news già troppo presente sui social e media, nonché favorire proprio quelle forze che vogliono riportare indietro le lancette della storia. Anpi Novara condanna fermamente simili provocazioni e invasioni di campo sulla verità storica e sulle responsabilità fascista e nazista di barbarie cui impediremo sempre di ritornare, e stigmatizza chi finge di ricercare la propria libertà nella egoistica logica di “faccio quello che voglio” così da limitare quella degli altri».
 
«”Manifestare – si legge nella nota del Circolo di Novara del Pd, a firma di Emanuela Allegra – è il primo atto di disobbedienza civile”, recita uno slogan del corteo “No pass” di ieri. Manifestare è certamente un diritto, in alcune occasioni anche un dovere, ma l’aggettivo ‘civile’ non deve essere mai eluso. Lo spettacolo indegno al quale la città ha dovuto assistere – un corteo che vede sfilare persone con cartelli che paragonano la campagna vaccinale alla tragedia della Shoah – ci indigna fortemente. Consigliamo a queste persone di andare a vedere che cosa è stato Auschwitz, di studiare che cosa è stata realmente la Shoah, la più grande tragedia della Storia dell’umanità».
 
Il Partito democratico di Novara «prende le distanze dallo ‘spettacolo’ vergognoso e fuori luogo che si è consumato per le vie della nostra città. Chiede invece alle istituzioni di proseguire con impegno e celerità la campagna vaccinale, unico strumento per uscire dall’emergenza sanitaria e per riprenderci del tutto le nostre vite, e alle cittadine e ai cittadini che ancora non lo hanno fatto di vaccinarsi, esercitando la loro libertà nell’interesse di tutta la comunità».
 
Attilio Fasulo, segretario generale Cgil Novara-Vco: «Desidero esprimere a nome mio e di tutta la Cgil di Novara e del Verbano Cusio Ossola lo sdegno più profondo nei confronti di chi ieri ha sfilato in centro a Novara contro vaccini e green pass. L’aver paragonato ciò, alla persecuzione ebraica da parte dei nazisti, è profondamente insultante e inaccettabile per tutta la società civile. Siamo di fronte a manifestazioni aberranti, che, come nel caso delle aggressioni alle nostre sedi sindacali o ad alcune strutture ospedaliere, mostrano il segno di un imbarbarimento e di un clima preoccupante che cresce nel nostro paese. Facciamo dunque appello – conclude Fasulo – a tutte le forze democratiche, progressiste e antifasciste, affinché episodi di questa natura siano condannati e non abbiano a ripetersi».
Monica Curino: