La Polizia di Stato ha arrestato un 46enne ritenuto l’autore di un incendio alla serranda di un bar di corso Trieste, non distante da strada Due Ponti. L’uomo è stato fermato dopo un’attenta attività d’indagine avviata dopo una forte esplosione.
Nel corso dell’attività investigativa della Squadra Mobile sono stati raccolti numerosi elementi a carico di un novarese di 46 anni, residente a S. Agabio, che hanno evidenziato il coinvolgimento dell’uomo nella fabbricazione del congegno esplosivo, la cui esplosione era stata innescata da una sigaretta rinvenuta dalla Polizia Scientifica all’atto del sopralluogo.
Dall’esame delle immagini di una telecamera posta nelle immediate adiacenze del locale incendiato sono stati estrapolati alcuni frame che immortalavano l’azione di un uomo con in mano la bottiglia “molotov”.
La comparazione dei fotogrammi con quelle del sospettato hanno permesso di collocare sul luogo del crimine il soggetto, che è risultato essere anche un fumatore delle stesse sigarette utilizzate come innesco per fare esplodere la bottiglia incendiaria.
Nel prosieguo delle indagini è emerso anche come l’indagato, dal mese di luglio, minacciava e molestava la titolare del bar con ripetuti comportamenti vessatori, aggressioni fisiche e verbali, tanto da costringere la donna a modificare le proprie abitudini. La donna, per non restare da sola e quindi per non sentirsi in pericolo, era stata costretta a farsi accompagnare da qualcuno al momento dell’apertura e della chiusura del bar. Nella giornata di lunedì, al termine delle attività investigative condotte dalla Squadra Mobile, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Novara, su richiesta della stessa Procura della Repubblica, ritenendo valido il quadro indiziario e visto il concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato, ha emesso un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale della custodia in carcere nei confronti dell’uomo per i reati di danneggiamento seguito da incendio, atti persecutori e detenzione e porto in luogo pubblico di un ordigno incendiario, considerata a tutti gli effetti arma da guerra. Il 46enne è stato così arrestato e portato in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.