Ambiente, cultura, welfare: alle urne con tre bussole per scegliere i sindaci

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Cosa chiedono i cittadini con il voto di questo fine settimana? Concretezza. Sì, perchè nelle prime elezioni quasi post covid, o i nostri amministratori saranno davvero capaci di cogliere l’opportunità e cambiare il passo, o le nostre città rischieranno di naufragare nelle solite polemiche di campanile. Novara, Domodossola, Trecate sono i maggiori centri interessati. E con loro ci sono tanti paesi, simbolo della vita di comunità e luoghi che spesso amiamo chiamare “città slow”, del buon vivere. Ma cosa intendiamo per svolta? Non esiste un modello: ciascun territorio ha peculiarità diverse. Anche se ci sembra che a legarle tutte ci siano almeno tre tematiche: ambiente, cultura e welfare. Tre aree dove, ciascuno, sappia dare risposte ai bisogni dei cittadini e valorizzare il patrimonio che il nostro territorio presenta. Il che, tradotto, significa: basta lungaggini burocratiche; vicinanza vera a chi si propone per il bene della comunità; sostegno al mondo del terzo settore, che va decisamente incentivato. Solo cosi, allora, sarà vera rinascita. C’è tanto bisogno di superare i campanilismi, lavorare d’insieme. Farsi forti gli uni con gli altri, andando oltre le proprie idee per sposarle con chi è vicino, in virtù di temi vitali per Novarese e Vco, tra cui cultura, turismo, politiche sociali, scuole, sport. E, in tutto questo, c’è anche il grande tema, sottotraccia, della qualità e motivazione della nuova classe politica, in particolare quella che si definisce cattolica. Chiamata ad avere ancora più responsabilità: nell’inclusione delle culture, per la qualità della vita e contro l’indifferenza, che si trasforma nelle urne in astensionismo.

Qui le immagini con i “Big” per preparare le elezioni a cura di Alessandro Visconti