Si era sottratto alla misura degli arresti domiciliari, ma venerdì mattina 6 agosto gli agenti della Polizia di Stato di Novara lo hanno sorpreso e arrestato nella zona di Sant’Agabio.
A finire in manette, B.G., già conosciuto dalle Forze dell’Ordine, destinatario di un ordine di cattura emesso dal Tribunale di Novara, in aggravamento alla Sorveglianza Speciale e alla misura cautelare degli arresti domiciliari emesse a suo carico per reiterati reati contro il patrimonio, tra cui, in ultimo, un furto perpetrato all’interno di un noto esercizio commerciale del centro.
In particolare, l’attenzione del personale della Divisione Anticrimine, intento a effettuare l’attività di controllo nei confronti di soggetti sottoposti a misure di prevenzione e di sicurezza a Sant’Agabio, è stata attirata da una donna, madre di B.G., che continuava a sostare, in modo sospetto, davanti all’ingresso dello stabile di edilizia residenziale pubblica dove risiede.
Incuriositi dalla presenza, apparentemente immotivata della donna, gli agenti hanno deciso di effettuare un controllo all’interno della sua abitazione così da verificare l’eventuale presenza del figlio, resosi irreperibile da diversi giorni. Si sono così diretti verso di lei. La donna, di tutta risposta, si è posta davanti agli agenti, ponendo loro domande elusive e pretestuose, con l’obiettivo di dissuaderli da un eventuale controllo. I poliziotti, però, avendo intuito lo stato di agitazione, hanno immediatamente optato di procedere all’atto di Polizia giudiziaria.
Una volta entrati nell’appartamento, con la sinergia di un equipaggio della Volante, all’interno del vano ripostiglio, hanno rintracciato B.G., accuratamente nascosto dietro un cumulo di abiti e masserizie varie, traendolo quindi in arresto.
L’uomo ha numerosi precedenti penali e di polizia per reati connessi agli stupefacenti, ma anche per furti e rapine commessi ai danni di passanti ed esercizi commerciali. In particolare mentre era sottoposto a Sorveglianza Speciale è stato denunciato dalla Polizia per il furto di svariati flaconi di profumo, perpetrato lo scorso 7 maggio presso una profumeria del centro cittadino, cui è seguita una mirata attività di indagine per risalire al responsabile grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza.
All’epoca ne è nata un’informativa alla competente Autorità Giudiziaria, che ha ripristinato la misura cautelare detentiva in carcere, successivamente sostituita di nuovo dagli arresti domiciliari, dai quali B.G., il 20 giugno, evadeva per poi recarsi presso la profumeria, dove intimidito le commesse del negozio, ritenute dall’uomo responsabili per aver sporto denuncia.
È seguita così un’altra informativa di reato, a seguito della quale il Tribunale di Novara, lo scorso 20 luglio, ha emesso la cattura, eseguita nella mattinata di ieri, in quanto B.G. si era reso irreperibile dal 16 luglio.