Seconda manifestazione contro il Green Pass a Novara, oggi pomeriggio, sabato 31 luglio. Una protesta andata in scena in piazza Puccini e che, rispetto a quella di sabato scorso 24 luglio, ha avuto un’adesione notevolmente inferiore. La scorsa volta, complice l’arrivo di molti manifestanti anche dalla vicina Lombardia (in particolare dalla provincia di Milano e di Pavia), a un certo punto della manifestazione, si sono toccate quasi le mille persone. Oggi sono state un decimo, circa 150 (foto Agenzia Visconti). Non c’è stata, pertanto, l’invasione della prima protesta, che ha accomunato, come anche oggi, altre città italiane.
A influire, probabilmente, la pioggia (poco prima dell’inizio sulla città si è rovesciato un forte acquazzone), come anche il numero di città dove, chi avesse voluto, avrebbe potuto manifestare la propria contrarietà al Green Pass. Tra gli slogan, come già la scorsa volta, “Libertà libertà” e “No Green Pass”. Tra i cartelli “Presidente della Repubblica eletto dal popolo, pagelle ai politici dal popolo ogni 2 anni”. E ancora “Non ci avrete mai come vorreste voi! Libertà di scelta nessun pass!!!” (cartello portato da un manifestante con addosso la maschera di Ghostface, protagonista della saga cinematografica Scream), oppure “Green pass ≡ ricatto”. E poi tanti cartelli e slogan a favore di Giuseppe De Donno, il medico sostenitore della terapia anti Covid con il plasma iperimmune, che si è tolto la vita negli scorsi giorni e sulla cui vicenda la Procura di Mantova ha aperto un’indagine per istigazione al suicidio. Hanno preso la parola anche alcuni manifestanti, spiegando le proprie ragioni. “Le leggi ci devono proteggere – hanno detto – non rinchiudere. Le cure ci sono. Dobbiamo rispettare le Forze dell’Ordine. Non vogliamo fare una rivoluzione di massa, ma delle coscienze delle persone, mostrando – hanno sostenuto – le verità che ci vengono nascoste”. Orietta e Barbara novaresi: “non parliamo di fare distinzioni tra persone a favore o contro il vaccino – hanno commentato – ma di lasciare al cittadino libertà di scelta”.
A monitorare il corretto svolgimento della manifestazione, le Forze dell’Ordine, con Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia locale.