Assoluzione per non aver commesso il fatto, venerdì pomeriggio 16 luglio, in Tribunale a Novara, per Mauro Salvatore, 51enne di Galliate, finito sul banco degli imputati per la rapina andata in scena nella mattinata del 27 settembre 2016 alla filiale della Banca Popolare di Novara di Galliate.
Quel giorno una banda di rapinatori aveva fatto ingresso nell’istituto di credito dopo aver scavato, nei giorni precedenti al colpo, un foro in una parete dei sotterranei. L’uomo, stando a quanto contestava l’accusa, sarebbe stato il gancio nella cittadina dell’Ovest Ticino per i rapinatori giunti in trasferta dal Sud nel Novarese. Stando sempre agli inquirenti (a indagare sulla rapina i Carabinieri), Salvatore, vista la professione da lui svolta, muratore, potrebbe aver dato una mano nello scavare il buco che dalle cantine portava al caveau della banca. All’udienza preliminare erano giunti in cinque, compreso Salvatore, che, assistito dagli avvocati Sonia Mesiti e Marco Cavalleri, del Foro di Novara, non aveva scelto riti alternativi ed era stato rinviato a giudizio. Gli altri quattro (chi per la Procura avrebbe fornito aiuto ai trasfertisti siciliani che dovevano poi mettere in atto la rapina, offrendo loro una base logistica a Cesano Maderno dietro compenso; colui che avrebbe procurato il furgone per gli spostamenti; il presunto ‘palo’ e un uomo di Catania, che gli inquirenti reputano invece essere il capo, colui che ha guidato la rapina) avevano, invece, patteggiato. La rapina aveva fruttato alla banda un bottino di 65mila euro.
Durante il processo sono state esaminate una serie di intercettazioni telefoniche e ascoltati numerosi testimoni. I difensori hanno da sempre creduto all’innocenza del proprio assistito e che il processo potesse portare a tale risultato. Per questo al termine delle loro arringhe avevano chiesto l’assoluzione di Salvatore. Il Collegio ha accolto la loro richiesta e, a conclusione delle udienze, il 51enne è stato riconosciuto estraneo alla rapina e, pertanto, assolto dalle accuse.