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Novara calcio, bocciata (per ora) l’iscrizione al campionato. Pavanati: «Perplesso e mortificato»

Il Novara calcio, al momento, è stato escluso dal prossimo campionato di serie C. La Covisoc (società di verifica) ha riscotrato irregolarità nella domanda di iscrizione. Il Novara ha ora tempo di presentare ricorso entro il 13 luglio alle ore 19 (decisione finale del Consiglio il 15 luglio).

Il problema nascerebbe dal punto di vista amministrativo.

Patron Pavanati, a Novarello, ieri era particolarmente nervoso e perplesso per la mancanza di notizie.

 «Contesterebbero il modo con cui abbiamo versato le tasse arretrate. Voglio ricordare che ho pagato senza avere l’accesso al cassetto fiscale tanto che, forse, per non avere sorprese, abbiamo anche pagato più del dovuto. Ho pagato in compensazioni per surrogazione delle mie società per crediti che ho nei confronti dello Stato. La cosa che mi mortifica è che questo è un metodo approvato dall’organo giuridico tributario.  L’Agenzia delle Entrate ha già messo la quietanza di avvenuto pagamento. In sostanza, per loro, il debito non esiste più. Quindi perchè non dovrebbe andare bene anche alla Lega?».

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La società questa mattina ha diramato un Comunicato annunciando che “procederà immediatamente al ricorso nelle modalità e nelle sedi opportune.

La Proprietà intende inoltre manifestare il proprio profondo dissenso e rammarico per quanto operato da FIGC, dato che le obiezioni sollevate dalla stessa, verso l’operato del Novara Calcio, sono ritenute a parere della scrivente inesatte.

Se necessario, inoltre, la Proprietà non esiterà a mettere online, e quindi a disposizione di chiunque, tutto quanto pagato e assolto, che è di gran lunga superiore a quanto era necessario per l’iscrizione stessa. Ovvero tutti i pagamenti operati per bonifico bancario verso tutti gli stipendi arretrati e le figure obbligatorie, gli adempimenti formali, avere in essere tre fideiussioni a garanzia verso LEGA Calcio ed avere ottemperato a tutti gli oneri fiscali, superando questi ultimi di oltre il 30% di quanto in realtà dovuto.

Il Presidente intende inoltre comunicare l’enorme dispiacere personale verso la Città, i tifosi e le istituzioni tutte, che certamente non meritano di soffrire per questo ulteriore momento dì incertezza”.

Marco Cito: