Manifestazione davanti alla Prefettura di Novara, oggi pomeriggio, venerdì 18 giugno, per quanto accaduto a Biandrate, nella zona del centro di distribuzione della Lidl.
A riunirsi davanti a Palazzo Natta, un centinaio di manifestanti. A monitorare che tutto si svolgesse con regolarità, la Polizia.
In Prefettura era, infatti, atteso l’incontro tra il sindacato SiCobas, sigla di appartenenza del sindacalista investito e ucciso dal camionista, altre sigle sindacali e il prefetto e altre autorità, tra cui il questore di Novara.
Un incontro deciso dopo quanto accaduto a Biandrate, con la morte di Adil Belakhdim.
Per i SiCobas, Mohamed Arafat, al termine dell’incontro in Prefettura: “Siamo tutti Adil. Oggi è successo qualcosa di molto grave. Diamo una parte della colpa di quanto accaduto anche alle Istituzioni e al governo, perchè loro sono in parte responsabili, perché – ha aggiunto – c’è una forte tensione sociale e i lavoratori non sono liberi di manifestare. Non si può perdere la vita, manifestando. Non si è fatto vedere nessuno del Ministero del Lavoro oggi. Dove stanno, perché non dicono qualcosa? È morta una persona”.
A intervenire, spiegando l’esito dell’incontro, anche il prefetto Pasquale Gioffrè, raggiunto dai giornalisti: “Durante l’incontro ci sono state avanzate alcune proposte, che ora gireremo a Roma”. Tra le richieste fatte dai sindacati, “il potenziamento dei servizi di controllo da parte del Ministero del Lavoro, in particolare per quello che riguarda la sicurezza interna”, oltre al rispetto dei contenuti presenti nel contratto collettivo.
I sindacati, intanto, hanno deciso di organizzare un presidio fisso davanti all’azienda. Per due giornate non entreranno e non usciranno merci dal magazzino della Lidl di via Guido il Grande. Attilio Fasulo, segretario provinciale CGIL: “Al prefetto abbiamo chiesto di intervenire e parlare con l’azienda, così da evitare forzature del picchetto”.
Nel primo pomeriggio anche una nota di Cgil, Cisl e Uil “Oggi è avvenuta una tragedia mortale davanti al centro di distribuzione della Lidl Italia nell’area logistica di Biandrate. Il sindacalista Adil Belakhdim ha perso la vita investito da un tir mentre stava protestando Cgil, Cisl e Uil e tutte le loro categorie lavorative esprimono vicinanza e cordoglio ai familiari del lavoratore e sindacalista Adil Belakhdim, morto mentre si stava battendo per il rispetto dei diritti dei lavoratori. Cgil, Cisl e Uil unitamente a Filcams, Fisascat e Uiltucs di Novara e del Verbano Cusio Ossola condannano quanto avvenuto e si attiveranno in ogni sede, sia istituzionale che con azioni sindacali concrete, affinché sia fatta luce e giustizia su quanto avvenuto. Filcams Fisascat e Uiltucs hanno denunciato alla Lidl da tempo le condizioni lavorative, chiedendo risposte e soluzioni che sono state puntualmente – sostengono i sindacati – disattese dall’azienda e questo ha influito sul clima di esasperazione ma non si può morire mentre si esercita il diritto a manifestare e non si devono mettere i lavoratori contro i lavoratori”.