È stato bloccato in autostrada da Polizia e Carabinieri il camionista che stamani, venerdì 18 giugno, ha investito e ucciso un sindacalista di 37 anni, Adil Belakhdim (nella foto), originario del Marocco, ma cittadino italiano. Per lui le accuse sono di omicidio stradale, resistenza e omissione di soccorso.
Il 37enne è stato investito davanti ai cancelli della Lidl a Biandrate, in via Guido il Grande. Si è verificato tutto poco prima delle 8 durante una manifestazione di lavoratori della logistica.
Da quanto ricostruito sinora il camionista avrebbe investito l’uomo nel tentativo di forzare il blocco dei lavoratori. L’avrebbe trascinato per una decina di metri. Poi è fuggito, venendo fermato quindi in autostrada dai militari dell’Arma. Per il 37enne non c’è stato nulla da fare. I sanitari del 118, intervenuti sul posto, non hanno potuto far altro che constatare il decesso del 37enne.
Belakhdim viveva a Vizzolo Predabissi, nell’area metropolitana milanese, con la moglie e i due figli di 4 e 6 anni. Altre due persone sono state ferite dal camion.
Lo sciopero era stato indetto da SiCobas, Adl, Usb contro i licenziamenti alla Fedex di Piacenza, contro il sistema degli appalti, contro lo sblocco dei licenziamenti e per il pieno riconoscimento dei diritti sindacali.
“Un camion in manovra – rileva Felice Lanni, dell’Usb di Novara – ha investito e travolto Adil, coordinatore dei SiCobas Novara. Il camion ha forzato il presidio all’esterno del magazzino, investendo i lavoratori, tra cui Adil, e poi si è dato alla fuga. E’ un altro episodio di violenza in un sistema che ha reintrodotto logiche ottocentesche”, sostiene Lanni. “È da mesi che sta montando un clima inaccettabile… Appuntamento per le prossime ore per esprimere solidarietà, vicinanza alla famiglia di Adil e a tutti i compagni di lotta e di lavoro e per protestare contro lo sfruttamento intensivo in un settore come quello della logistica”.