Anche Novara questa mattina, mercoledì 2 giugno, ha celebrato il 75esimo anniversario della proclamazione della Repubblica. Una cerimonia nel pieno rispetto delle norme anti-Covid e alla presenza delle sole autorità. Erano presenti il prefetto Pasquale Antonio Gioffrè, il sindaco Alessandro Canelli, per la Provincia, la vice presidente Michela Leoni. E poi autorità civili e militari. Dal comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Antonio Renzetti, al Questore di Novara, Rosanna Lavezzaro.
Al monumento ai Caduti di viale IV Novembre, a partire dalle 10, l’alzabandiera con l’inno nazionale e la corona di alloro. La corona è stata deposta dal prefetto con il sindaco e la vicepresidente della Provincia. È stato poi letto il messaggio del presidente Sergio Mattarella.
“Celebrare il 2 Giugno – ha riferito il prefetto – significa anche ricordare la Costituzione della Repubblica Italiana e i principi in essa contenuti, ai quali dobbiamo sempre fare riferimento nella quotidianità delle nostre azioni e in particolare in questo momento storico denso di incognite, di difficoltà e segnato da una grave crisi che ha investito tutti i settori della nostra società. Una crisi determinata dal diffondersi dell’emergenza pandemica: un’eclisse che sembrava non aver mai fine, quasi irreversibile. Ora, lentamente e gradualmente, con l’avanzata del piano vaccinale e la costanza dei nostri comportamenti responsabili, possiamo intravedere il suo superamento. Anche in questo frangente devono essere i valori della nostra Costituzione a guidarci e mi riferisco in particolare al principio di solidarietà e sussidiarietà. È necessario quindi far appello allo spirito di collaborazione, al senso di comunità, al raccordo positivo”.
A chiusura della cerimonia la consegna di due medaglie a cittadini deportati e internati nei lager nazisti, alla memoria dei militari Franco Sacco (consegnata dal prefetto alla presenza del sindaco di Dormelletto) ed Ermenegildo Grassi (consegnata da prefetto e sindaco di Novara).