Crollo dell’intonaco all’istituto Nervi di Novara. Gli studenti chiedono sicurezza e maggiori controlli. Dopo la caduta, giovedì mattina 29 aprile, dei calcinacci in un’aula dell’istituto di via San Bernardino da Siena posta al terzo piano della scuola, nell’ala più vecchia della scuola (risalente ai primi anni ’70), i ragazzi si rivolgono al dirigente scolastico, chiedendo di poter studiare in una scuola sicura.
«Chiediamo di poter frequentare una scuola sicura – riferiscono Denise Agugiaro, Christian Notaro e Daniele Corina – La mattina usciamo di casa per venire a scuola, dove speriamo di essere in un luogo sicuro. Ci siamo fatti sentire con il preside per chiedere più sicurezza. Vorremmo ci fossero controlli periodici. Qualche crepa nelle aule è presente. Tra l’altro – aggiungono – al piano dove si è verificato il crollo erano stati appena sistemati i bagni. Si sarebbe potuta effettuare una verifica anche alle aule vicine». Sulla questione è intervenuto il consigliere regionale novarese Domenico Rossi: «la messa in sicurezza delle scuole sia una priorità. Non possiamo continuare a immaginare di mandare a scuola i nostri ragazzi e il personale, pregando che non crolli un pezzo di scuola. Dobbiamo esigere che il Next Generation Eu sia lo strumento utile almeno a mettere mano seriamente ai problemi di edilizia scolastica. Da anni – conclude – con Fondazione Benvenuti in Italia lavoriamo per aumentare cultura e consapevolezza su questi temi».
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