Una preghiera, nella basilica di San Gaudenzio, per ricordare le vittime del recente naufragio, l’ultimo dei tanti, davanti alle coste della Libia. A promuovere l’iniziativa, la Comunità di S. Egidio di Novara.
Al largo della Libia si è consumato l’ennesimo dramma dell’immigrazione con un bilancio, non ancora definitivo, che supera le cento vittime.
La Comunità di Sant’Egidio esprime il suo cordoglio alle famiglie dei migranti, “che nel loro viaggio hanno patito sofferenze e soprusi dalla partenza dal loro Paese fino alla tragica sorte nelle acque del
Mediterraneo. Un sentimento di pietà che occorre riaffermare di fronte ad una notizia che rischia di passare in secondo piano in questo amaro tempo di pandemia”. Per questo la Comunità di S. Egidio lancia un appello alle autorità che avrebbero potuto provare a soccorrere il battello di fortuna andato alla deriva, a fronte di segnalazioni già arrivate nella giornata di mercoledì, perché vengano garantiti i salvataggi in mare di chi è in pericolo di vita. “È urgente rispondere al più presto alla domanda di aiuto proveniente dai migranti in transito verso l’Europa, in particolare di quelli attualmente in Libia, con progetti a lungo respiro che puntino a svuotare i luoghi di detenzione, a esaminare le situazioni delle singole persone e a consentire vie di salvezza legali come i corridoi umanitari verso i Paesi europei, con un modello che Sant’Egidio ha già sperimentato insieme ad altre realtà come le chiese protestanti e la Conferenza Episcopale Italiana, con buoni risultati riguardo non solo all’accoglienza, ma anche all’integrazione”.
Al tempo stesso, “occorre costruire un futuro vivibile nei Paesi di origine,
soprattutto per i giovani, con il sostegno dell’Unione europea. Ma la memoria di quanto è accaduto, oltre che denuncia, si fa anche preghiera. Per non dimenticare. Perché, di fronte a questa ennesima strage del mare, sentiamo di dover levare la nostra voce e la nostra preghiera perché il
nostro continente non si macchi di colpevole indifferenza ma sia fedele ai suoi valori di umanità e di difesa dei diritti”.
Ed ecco che mercoledì 28 aprile, alle 18, nella basilica di San Gaudenzio, si terrà una veglia di preghiera in memoria delle vittime dell’ultimo naufragio davanti alle coste della Libia.