La Fisascat Cisl Piemonte Orientale proclama uno sciopero per l’appalto di pulizia e sanificazione nelle aziende sanitarie del Quadrante (lotto 5). La manifestazione è in programma lunedì 26 aprile a Torino in piazza Castello, dove dalle 10 alle 12 sarà attuato un presidio sotto la sede regionale, per chiedere trasparenza e garanzie per i lavoratori coinvolti e servizi di qualità. Lo sciopero arriva dopo che era stato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori del comparto in tutte le province del Quadrante Orientale ed erano state trasmesse le motivazioni della protesta alle Procure delle Repubblica di Novara, Biella, Vercelli e Verbania. Fisascat Cisl Piemonte Orientale chiede di far chiarezza sull’aggiudicazione della gara di appalto, suddivisa in cinque lotti, bandita dalla Società di committenza regionale (Scr) per tutto il territorio piemontese, ad esclusione delle province di Alessandria e Asti. La gara, lanciata nel 2018 prima della pandemia, è stata aggiudicata durante l’emergenza Covid a Markas Srl per i lotto 5. Fisascat riferisce che l’aggiudicazione delle gare è stata fortemente contestata dalle aziende escluse che hanno presentato numerosi ricorsi al Tar, il quale però ha deciso di non sospendere i risultati, fissando un suo pronunciamento nel prossimo mese di novembre.
«Vogliamo massima trasparenza sul lotto 5 – spiegano i segretari generali di Fisascat Cisl e Cisl Piemonte Orientale, Luca Trinchitella ed Elena Ugazio – che riguarda la pulizia e la sanificazione nelle aziende ospedaliere delle provincie di Biella, Novara, Verbania e Vercelli, aggiudicato alla società Markas Srl con un ribasso a base d’asta del 30,12 % e che coinvolge circa 600 lavoratori del Quadrante su un totale di circa 3.000 a livello regionale. Considerato che il costo del lavoro in appalti di questa natura rappresenta circa l’85% del totale dell’appalto, appare chiaro che un ribasso di tale portata non potrà che avere riflessi molto negativi sia nei confronti dei lavoratori, in termini di ore lavorate e sicurezza, sia nella qualità dei servizi delle strutture interessate».
Nei giorni scorsi anche la Filcams Cgil e la Uiltucs Uil di Novara e del Verbano Cusio Ossola avevano espresso allarme per le possibili ricadute occupazionali e la conseguente perdita di qualità del servizio in ambito sanitario e ospedaliero, inviando all’Autorità nazionale anticorruzione e a Scr Piemonte la segnalazione delle gravi anomalie nella documentazione di gara, che potrebbero determinare una ricaduta sulle maestranze impiegate nell’appalto e sul servizio stesso. Filcams Cgil e la Uiltucs Uil Novara e Vco riferiscono della discrepanza tra i dati della documentazione di gara riguardo all’Asl Vco, da cui «risultano infatti 27 operatori delle pulizie e sanificazione inquadrati nel Ccnl delle Cooperative sociali con una media oraria settimanale di 7,48». mentre i dati in loro possesso sono alquanto diversi: «risultano infatti ben 96 operatori con una media di 23,25 ore contrattuali settimanali». Filcams Cgil e la Uiltucs Uil Novara e Vco denunciano «l’assegnazione avvenuta con un ribasso del 30,12%, che ricadrà sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini utenti dei servizi ospedalieri. Alla luce delle effettive necessità dettate dalla condizione ordinaria aggravata dalla pandemia, infatti a fronte delle 11.250 ore effettive di servizio settimanali del bando di gara del 2018, passiamo alle 8.965 ore effettive di servizio del 2021».