Sedici anni di carcere. Questa la condanna inflitta nel primo pomeriggio di venerdì 2 aprile con giudizio abbreviato dal Gup di Novara, Rosanna Mongiardo, nei confronti di Sergio Guerzoni, novarese di 64 anni, accusato dell’omicidio dell’ex compagna Paola Malavasi, di 56 anni.
Il delitto era avvenuto il 14 giugno dello scorso anno nell’abitazione in cui l’uomo viveva in affitto a Fara Novarese, in via XX Settembre. L’uomo, in carcere a Novara, è giunto a Palazzo Fossati, sede del Tribunale di Novara, intorno alle 10, la sentenza poco più di quattro ore dopo.
Nell’udienza preliminare di qualche settimana fa Guerzoni, davanti al gup e al pubblico ministero Chantal Dameglio, assistito dal suo difensore, l’avvocato Massimo Zanari, aveva scelto di essere giudicato con rito abbreviato, procedimento che, in caso di condanna, prevede lo sconto di un terzo della pena.
La donna, quella domenica, si era recata a Fara per un confronto, per parlare del loro legame, durato molti anni e che si era concluso proprio durante il lockdown della scorsa primavera. Non avrebbe mai pensato che l’uomo che aveva amato così a lungo avrebbe potuto ucciderla. Guerzoni non si dava pace per la fine della storia e la discussione si era così accesa e lui aveva aggredito la ex, stringendole le mani al collo sino a soffocarla. Era andato poi a costituirsi dai Carabinieri.
Parti civili al processo i figli della donna, Beatrice e Gabriele, assistiti dall’avvocato Fabrizio Negri. Il giudice ha concesso un risarcimento di 200mila euro ciascuno con una provvisionale di 50mila immediatamente esecutiva.