Scuola: un centinaio in piazza per chiedere il ritorno in classe in sicurezza

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Ancora un venerdì e un sabato, in centro a Novara, dedicato alle iniziative promosse dal Comitato Priorità alla Scuola (Pas) Novara. Lezioni in piazza e manifestazioni per richiedere un ritorno a scuola quanto prima e in sicurezza.

 

Venerdì, piazza Duomo e a seguire il cortile del Broletto, hanno accolto la nuova lezione di Dad (Didattica a distanza) in piazza. A partecipare molti studenti, tanto delle scuole medie quanto anche delle superiori con i propri insegnanti. Una mattinata particolarmente fredda, ma che non ha spaventato i ragazzi e i docenti, che, con coperte e ulteriori maglioni addosso, hanno portato avanti le loro lezioni. L’obiettivo è di essere presenti ogni venerdì con lezioni nelle piazze del centro città. La prima volta è stato in piazza Matteotti, ora in piazza Duomo-cortile del Broletto. Il Comitato, negli ultimi giorni, ha visto una notevole adesione di genitori, tutti per la riapertura delle scuole e per una serie riflessione sulla scuola. Il Comitato, come sottolineano tutti i suoi appartenenti, “non è negazionista. Ogni manifestazione è svolta con tutti gli accorgimenti del caso, mascherine e distanziamento. Però i ragazzi hanno bisogno della scuola, di tornare in classe. L’abbandono scolastico, per chi non ha i mezzi, è notevole”. A metà mattina i ragazzi hanno ricevuto un dono dal vicino “Il fornaio”, che ha offerto per tutti pasticcini per l’intervallo. “La scuola – racconta Alexander, della scuola media Bellini – non è un luogo di contagio. Non è giusto che sia chiusa la scuola, mentre siano aperti luoghi dove l’affollamento è maggiore ed è più facile il contagio. E’ importante che le scuole restino aperte, anche gli asili”. “Per me – aggiunge Laraib, anche lei del Bellini, terza D – la scuola deve essere la priorità, ma così non sta avvenendo. A scuola si cresce, si impara, si ha un’educazione. Vogliamo le nostre scuole nuovamente aperte”. “Dobbiamo riaprire le scuole – aggiunge un altro studente della media di via Vallauri – perché è tutto strano. Le video lezioni per noi a casa e la gente che va in giro è un controsenso”. “E’ a scuola che c’è lo spirito di imparare e di dare di più, tutto questo la Dad ce l’ha tolta. Siamo ragazzi, abbiamo bisogno di imparare – aggiunge una compagna di classe – di crescere. A noi ci serve la scuola”. 

E dopo la lezione in piazza di venerdì ecco la manifestazione di sabato, il presidio permanente, in piazza Matteotti, cui hanno aderito un centinaio di persone tra studenti, genitori e insegnanti. Tra gli interventi quelli di Rossella Grandi, psicologa: “La chiusura delle scuole ha evidenziato nuove fragilità tra i ragazzi, in particolare tra quelli del biennio delle superiori”. Tra i tanti interventi, che hanno puntato sulle difficoltà dei ragazzi con bisogni educativi speciali, autismo e disturbi specifici dell’apprendimento, anche quelli dell’associazione Stayaleeve, dalla sua nascita impegnata nel contrasto e nella sensibilizzazione dei suicidi giovanili, che ha invitato a una maggior attenzione e a interventi più concreti da parte di Stato, Istituzioni, Regioni, Province e Comuni, per contrastare la crescita di questi episodi tra i ragazzi in questo anno di pandemia.

Venerdì 26 intanto si torna nuovamente a fare lezione di Dad in piazza.