Il tampone ‘novarese’ scopre le varianti di Covid

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Si chiama “RT-27 Covid-19 Variant Catcher” ed è il primo kit, in Italia e in Europa, capace di rilevare le tre varianti (inglese, sudafricana e brasiliana) del Covid. Il supertampone è una novità assoluta ed è un’eccellenza novarese. Si realizza a Siziano, nel Pavese, da parte di Clonit, azienda biotecnologica fondata nel 1987 da Carlo Roccio, novarese di Cerano e biologo. Proprietario della società, con il presidente Roccio, un altro ceranese, Dario Russo, amministratore delegato. E i ceranesi coinvolti in Clonit non si fermano qui. Con loro c’è anche Stefano Roccio.


«Da sempre impegnati nello sviluppo di soluzioni innovative per la gestione della pandemia – spiega Roccio – ora Clonit ha dato vita a questo nuovo kit, che presenta costi contenuti e la massima affidabilità». L’uscita sul mercato è prevista per fine mese, una volta conclusa la messa a punto e ottenute tutte le certificazioni necessarie. In quel momento il test sarà disponibile per tutta l’Unione Europea. 

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