Cyberbullismo durante la pandemia: il Novarese si segnala in controtendenza. Se in tutta Italia, complice il maggior ricorso alla rete legato all’emergenza sanitaria e al lockdown, i casi di cyberbullismo sono
in aumento, non è così in provincia di Novara, dove gli episodi restano stabili. È quanto emerge dai dati dell’attività della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Novara, guidata dal sovrintendente capo coordinatore Maurizio Torres. Numeri richiesti per la ricorrenza della Giornata contro
bullismo e cyberbullismo del 7 febbraio e il Safer Internet Day, Giornata mondiale per la sicurezza in rete del 9.
La Polposta novarese è attiva da anni con azioni di prevenzione per studenti e docenti per sensibilizzare su cyberbullismo e sicurezza in rete.
«A fronte di un aumento generalizzato di tutti i reati informatici – spiega il vice questore della Polizia postale di Torino, Assunta Esposito – nel Novarese si sono fortunatamente verificati solo sporadici episodi di cyberbullismo, che si sono palesati in diffamazioni e molestie e che hanno riguardato ragazzi con un’età compresa tra i 14 e i 17 anni». Una situazione,
quindi, sostanzialmente stabile, seppur il rischio permanga e occorra tenere costantemente alta l’attenzione sul fenomeno. Cresce invece un’altra tipologia di reati: adescamento e corruzione di minori da parte di adulti.
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