Ergastolo, questa mattina, venerdì 12 febbraio, davanti alla Corte d’Assise di Novara, per il trentenne Domenico Horvat, accusato dell’omicidio della compagna 37enne, Barbara Grandi, uccisa con oltre 70 coltellate il 20 novembre di due anni fa nella loro abitazione di via Sanzio, a Trecate.
Il pubblico ministero Mario Andrigo, all’udienza dello scorso venerdì, ricostruendo nella sua requisitoria le fasi che hanno portato al delitto, aveva chiesto per l’uomo il massimo della pena, l’ergastolo con isolamento diurno.
I giudici hanno condannato l’uomo all’ergastolo, senza isolamento diurno. Per Horvat anche interdizione e perdita della responsabilità genitoriale. I giudici hanno anche stabilito un risarcimento per le due parti civili costituite, il padre della vittima e il bimbo della coppia, assistiti rispettivamente dagli avvocati Giorgio Scisca e Carla Naldi. Viene liquidata una provvisionale di 50.000 euro e liquidato le spese per ciascuna parte civile in 3.510 euro, oltre oneri di legge.
L’imputato, difeso dall’avvocato Gabriele Pipicelli, ha sempre rigettato gli addebiti, negando di essere l’autore del delitto e sostenendo come in casa siano entrati alcuni estranei, che prima hanno colpito lui, stordendolo, e poi ucciso la compagna. La ricostruzione compiuta dai carabinieri ha portato ad altre conclusioni. L’omicidio, come riferito anche dal pm nella sua requisitoria, al culmine di mesi di maltrattamenti. Liti testimoniate anche da diversi conoscenti e vicini di casa. Deposito della sentenza in 15 giorni.