“Novaresi negli scatti d’epoca”, un viaggio nella storia di Novara

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Premiazione delle operaie Doppieri (alla destra il federale Gianni Mariggi)
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Operai nelle fabbriche storiche di Novara e dei paesi dell’hinterland, novaresi in giro per il mondo per lavoro o piacere, altri novaresi impegnati in lavori che, con gli anni, sono scomparsi. E ancora carri di Carnevale dell’inizio ‘900, orsetti lavatori e automobiline a pedali al Parco dei Bambini, ma anche le rive dell’Agogna e le spiagge delle colonie e dei luoghi di vacanza, visi di bimbi, ritratti di giovani militari, personaggi famosi della politica, della cultura e dello sport in contesti non ufficiali.

Uno spaccato di storia che racconta, in un lungo percorso di immagini, intere generazioni di novaresi, da fine Ottocento sino agli anni ’60. Un come eravamo di straordinario valore storico e sociale, che mette in risalto usi e costumi ormai lontani e tutti i cambiamenti intercorsi negli anni.
Questo è la mostra online “Novaresi negli scatti d’epoca”, fruibile dal sito www.nuares.it/scattidepoca. Le prime 570 fotografie delle oltre 2.100 raccolte negli anni, quando la mostra ha avuto diverse edizioni ‘in presenza’, sono ora a disposizione sul web, grazie al Centro servizi per il territorio di Novara e Vco, che ha permesso la realizzazione dell’archivio e al paziente lavoro di catalogazione, archiviazione e digitalizzazione (senza l’utilizzo di filtri o di correzioni) dei soci dell’associazione Nuares.it. L’ultima esposizione nel 2020, al Broletto, con ben 2.700 visitatori.

«Quest’anno – spiega Giorgio Ravizzotti, presidente di Nuares.it – viste le restrizioni legate al Covid, la mostra non si poteva realizzare in presenza e così abbiamo pensato a renderla online, catalogando le prime 570 foto. Si potranno cercare fotografie anche attraverso precisi ‘tag’, per data, per parole. Si possono usare anche più ‘tag’, più indicazioni di ricerca, in contemporanea. Gli scatti più antichi risalgono a fine Ottocento, i più recenti agli anni ’60 del Novecento». Le immagini provengono dagli album di famiglia di molti novaresi: un archivio ampio che documenta la vita di Novara sotto diversi aspetti. Otto le collezioni: bambini, cerimonie, lavoro, militari, ritratti, sport, tempo libero e vita quotidiana. Un viaggio nelle tradizioni e nelle radici di Novara. «Sono presenti immagini di novaresi in giro per il mondo come quelle di Ruggero Concone, scomparso recentemente, che nel 1960 trascorse qualche mese nella Cuba rivoluzionaria. E ancora immagini del sindaco Sandro Bermani a Veveri o del decano dei poeti dialettali, il maestro Lino Abele Antonione».

Un lavoro reso possibile da Ravizzotti, Marco Casieri, Massimo Belgrano, Anna Rosa Borioli, Gabriele “gile” Moggia, Emanuela Fortuna ed Ester Milani. «Una mostra – ha riferito il sindaco Alessandro Canelli – che permette di ripercorrere gran parte della nostra storia».