“Il riconoscimento di ‘Novaresi dell’Anno’ 2021 andrà simbolicamente a tutte quelle persone che hanno affrontato e continuano ad affrontare l’emergenza sanitaria, economica e sociale, mettendosi a disposizione con coraggio e senso di responsabilità per gli altri, ognuno con le proprie competenze, ognuno con il proprio altruismo e spirito di sacrificio”. A riferirlo è il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, in occasione della conferenza stampa di presentazione della Festa Patronale di San Gaudenzio 2021, una patronale che, causa emergenza sanitaria ancora in corso, sarà per forza diversa e con una serie di limitazioni. A partire proprio dalla tradizionale consegna del Sigillum dei Novaresi dell’Anno, riconoscimento ogni anno assegnato a persone che si sono distinte in campi tra loro diversi, dal sociale all’economia alla cultura. Tre, tradizionalmente, i Novaresi dell’Anno. Nel 2021, però, la cerimonia non si potrà organizzare proprio per la situazione legata al Covid e così l’Amministrazione ha deciso di dedicare un video a tutta la città, ma in particolare a tutti coloro che sono stati sin da subito in prima linea e che hanno contribuito “a dare aiuto e sostegno – ha spiegato Canelli – nei momenti più difficili, quello del primo lockdown, ma anche dopo, nei mesi successivi, quelli in cui si è affrontata la seconda ondata”. Un video girato e diretto dal regista e scrittore novarese Marco Paracchini, sulla narrazione dello scrittore Marco Scardigli, Novarese dell’Anno 2020. Un video che sintetizza i momenti più drammatici del lockdown, ma che soprattutto racconta di coloro che hanno aiutato la comunità novarese, spendendo tempo, energie e risorse per la loro città e per chi la abita. Ed ecco che il premio di Novaresi dell’Anno nel 2021 va a tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri, Oss, operatori del 118 (a tutto il mondo sanitario senza alcuna esclusione), alla Croce Rossa, ma anche, al mondo del volontariato, a tutte quelle associazioni che sono state in prima linea sin dal primo lockdown, alla Protezione civile, alle Forze dell’Ordine, che, come riferito anche dal sindaco, “hanno aiutato la popolazione e non solo eseguito controlli e, anche nei controlli, hanno mostrato sensibilità ed equilibrio, sempre accanto alla gente”, alla Comunità di S. Egidio, alla Caritas.
Grazie a loro, ha proseguito il sindaco, “la comunità novarese sta cercando di superare questo difficile e drammatico momento. Sono tutti loro, e tanti altri, i Novaresi dell’Anno. Li vorremmo ringraziare a uno a uno perché ci hanno dato una grossa mano e lo faremo attraverso questo video e tramite alcuni riconoscimenti più mirati, che verranno consegnati ad enti e associazioni che sono stati in prima linea in questo difficile percorso”.
Per quanto riguarda il 22 gennaio, giorno della Patroale, la Messa sarà celebrata e si svolgerà anche la tradizionale Cerimonia del fiore, seppur in modo diverso rispetto al passato. L’ingresso in Basilica sarà limitato a un numero massimo di 200 persone, secondo le norme in vigore già da mesi e che riguardano tutte le celebrazioni liturgiche al chiuso. 90, tolti i posti riservati ai sacerdoti e alle autorità (comunque un gruppo che è stato ampiamente ristretto rispetto al solito), sono i posti riservati ai fedeli. Chi vorrà essere presente dovrà prenotarsi mercoledì 20 gennaio, dalle 17, in Basilica, dove sarà allestito un punto per la registrazione. I pass saranno di tre colori, come ha spiegato don Renzo Cozzi, parroco delle Parrocchie Unite del Centro città. Giallo, arancione o rosso. I colori contraddistinguono la zona della Basilica e i banchi in cui ci si potrà sedere per assistere alla messa. Per sacerdoti un pass bianco, verde per i seminaristi e azzurri alle autorità. I fedeli entreranno in S. Gaudenzio dal portone centrale, come i seminaristi, mentre i sacerdoti e le autorità dalla Fabbrica Lapidea.
Il 22 la celebrazione inizierà alle 10,30, la parrocchia predisporrà un servizio di accoglienza e a coloro che saranno in possesso della prenotazione sarà misurata all’ingresso la temperatura e si dovrà provvedere all’igienizzazione delle mani. Per consentire di iniziare nei tempi previsti sarà necessario che i fedeli che parteciperanno alla Messa siano presenti in Basilica entro le 10. Non ci sarà il tradizionale corteo dal Comune alla Basilica. Il rito della cerimonia del fiore e la Messa saranno trasmessi sul canale YouTube di A-Novara e in tv su VideoNovara.
La messa sarà celebrata dal vescovo, monsignor Franco Giulio Brambilla. Alle 18 messa presieduta dal vescovo di Ivrea, monsignor Edoardo Aldo Cerrato. Nelle celebrazioni che andranno avanti sino a sabato 30 gennaio il numero massimo di partecipanti sarà di 150. Il 23 messa alle 15 e poi alle 18, in questo caso presieduta da monsignor Marco Arnolfo, arcivescovo di Vercelli.