«È strano dire auguri quest’anno – riflette Katia Bui, sindaco di Grignasco –. È un pensiero che ho avuto spesso durante queste giornate che dovrebbero essere di festa, ma che è difficile vivere con lo spirito giusto. Come si fa ad augurare buone feste a qualcuno con tutti i morti, le preoccupazioni e le difficoltà che derivano dalla situazione in cui ci troviamo? Forse sarà un pensiero banale, ma credo che se c’è una cosa che questo virus ci ha insegnato, con questo clima surreale, è la mancanza della quotidianità». Secondo il primo cittadino, a Natale rischiamo di non avere sotto l’albero il regalo più bello: «le persone a cui teniamo, amici e parenti. Senza questo elemento fondamentale, è davvero difficile godersi questo periodo dell’anno, che dovrebbe essere di gioia e spensieratezza. Quindi l’augurio che mi sento di fare, da amica ancora prima che da sindaco, è quello di tornare alla normalità il prima possibile. Anche in questo caso, so di suonare piuttosto scontata, ma credo che sia davvero l’unica cosa che si possa desiderare, sperando in un anno migliore».
Lorenzo Della Peruta