La pandemia da Covid 19 ha bloccato anche le tradizionali celebrazioni della Beata Panacea a Ghemme, che si sono potute svolgere in forma estremamente ristretta soltanto nella serata di sabato 19 dicembre. «L’omaggio dei neo diciottenni alla nostra Beata, per noi è una tradizione antichissima – commenta la catechista Maria Luisa Platinetti –. Da alcuni anni tutti i ragazzi dell’Unità pastorale missionaria si recano qui da noi nel mese di maggio, ma purtroppo quest’anno abbiamo dovuto fare tutto nei minimi termini, a causa di questa terribile pandemia. Sono in ogni caso molto contenta che almeno i ghemmesi siano riusciti a rispettare comunque la tradizione».
Parole d’affetto anche da parte del parroco, don Piero Villa, che ha benedetto le bandane con l’effigie della Beata, consegnate in busta chiusa ai giovani presenti prima della celebrazione: «vi vogliamo molto bene, vedervi qui è una gioia, anche se ormai siete adulti sapete bene che l’Oratorio per voi è sempre aperto». I ragazzi stessi, come ci ha raccontato Cristian Russo, si sono detti estremamente felici di potersi ritrovare in un momento simbolico per tutta la comunità quale è quello dell’omaggio alla Beata.
Maddalena Reginato
