È stata firmata nella serata di ieri, 14 dicembre, dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinale Gualtiero Bassetti, e dalla Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, l’Intesa sul concorso per l’assunzione degli insegnanti di religione cattolica, che fissa il quadro normativo per poter procedere con il bando vero e proprio. La procedura concorsuale ha l’obiettivo di coprire i posti che saranno vacanti e disponibili nel prossimo triennio.
Il bando è previsto dalla legge 159 del 2019 e sarà emanato nelle prossime settimane, a ben 17 anni dal precedente, che sino ad oggi resta l’unico. La stessa legge indicava l’indizione del concorso entro la fine del 2020, ma lo scoppio della pandemia ha fatto inevitabilmente slittare i tempi.
Secondo quanto riporta la nota della Cei che riprende l’Intesa siglata col Ministero, è prevista la certificazione dell’idoneità rilasciata dal responsabile dell’Ufficio diocesano competente nei 90 giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di concorso. È previsto, inoltre, che gli insegnanti abbiano svolto almeno tre anni di servizio, anche non consecutivi, nelle Istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione.
«L’articolazione, il punteggio e i criteri delle prove concorsuali e della valutazione dei titoli – prosegue la nota – saranno oggetto di determinazione da parte del bando di concorso, tenendo presente che tutti i candidati sono già in possesso dell’idoneità diocesana, che è condizione per l’insegnamento della religione cattolica» e dei titoli di studio indicati nell’Intesa del 1984.
«Il prossimo concorso costituisce un passaggio importante non solo per la stabilizzazione professionale di tanti docenti, ma anche per la dignità dello stesso insegnamento, frequentato ancora oggi, a trentaquattro anni dall’avvio del nuovo sistema di scelta, da una larghissima maggioranza di studenti», ha commentato il cardinale Bassetti, ricordando «la stima e la vicinanza dei Vescovi italiani agli insegnati di religione che, con passione e competenza, accompagnano il cammino di crescita delle ragazze e dei ragazzi di oggi». La ministra Azzolina ha ringraziato la Cei «per la collaborazione che ci ha consentito di arrivare a questa Intesa che va nella direzione di assicurare, tramite il concorso, la realizzazione delle aspirazioni dei docenti di religione e, al contempo, la funzionalità delle istituzioni scolastiche».