Lutto nel mondo della politica, del pacifismo e del femminismo, novarese e nazionale. E’ scomparsa a 96 anni, all’ospedale di Bolzano, nella notte tra domenica 6 e lunedì 7 dicembre, Lidia Brisca Menapace. Era ricoverata al nosocomio bolzanese da qualche giorno per le complicazioni legate al Covid. L’ex senatrice, nata a Novara il 3 aprile del 1924, è stata sino all’ultimo una voce importante del femminismo e pacifismo italiano.
Partigiana, politica e saggista, aveva preso parte alla Resistenza come staffetta partigiana sin da molto giovane. Successivamente, nel dopoguerra, si era impegnata nei movimenti cattolici. Fu la prima donna a essere eletta in consiglio provinciale a Bolzano nel 1964, città dove si era trasferita dopo il matrimonio con il marito, Nene Menapace, medico trentino. Aderì successivamente a Rifondazione Comunista.
Spesso l’ex senatrice tornava nella sua città natale, in particolare per iniziative e manifestazioni legate a ricordi di partigiani e a manifestazioni legate alla tutela della donna. Nella fotografia (scattata da Paola Deandrea nel 2017) era in città per partecipare a un flash mob nella Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulla donna. L’ultima volta era stata a Novara, non tanto tempo fa, per presentare il suo libro al liceo Classico, istituto superiore dove aveva studiato in gioventù, e alla cittadinanza. Un evento promosso con Anpi Novara. Ed è l’Anpi che stamani la ricorda in un post sul social Facebook, a firma della presidente Michela Cella. “E oggi, quando ogni speranza di averti ancora con noi se n’è andata, proviamo solo una tristezza senza confini. Ci mancheranno il tuo sorriso, la tua determinazione sempre accompagnata da ironia e leggerezza, ci mancherà la tua capacità di analizzare e interpretare il presente e di saperlo raccontare con lucidità per trovare il modo di migliorarlo, mancherà il tuo non arrenderti mai davanti ad ogni ostacolo. Lasci a noi la grande responsabilità di portare avanti le tue battaglie per un futuro migliore. A questa responsabilità non ci sottrarremo, certi di sapere che la tua passione e la tua energia ci sosterranno sempre e comunque. Sei nella nostra voglia di continuare il cammino nella difesa della nostra sostituzione e nella diffusione dei suoi Principi e dei suoi Valori. Sei negli occhi e nel desiderio di cambiare dei tanti giovani che, nelle scuole, hai incontrato. Sei e sarai, Lidia”. Lidia Menapace era solita dire: “Sono ex prof, ex tante altre cose ma non ex partigiana: perché essere partigiane e partigiani è una scelta di vita”.
Anpi provinciale, Associazione per la pace, Cgil Novara e Vco e Spi Cgil Novara e Vco, così la ricordano: “Ci lascia un’enorme eredità ideale fatta di impegno, coraggio, forza, intelligenza ed ironia. Il mondo antifascista con Lei perde un faro di Libertà, noi un punto di riferimento umano e politico insostituibile. Tutta la sua vita è stata improntata alla lotta per un mondo più giusto e migliore. E’ impossibile sintetizzare in un comunicato stampa tutto il suo umano agire. Consegniamo la sua memoria alle giovani generazioni, affinché possano trarne ragioni per un nuovo impegno sociale e politico”.