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Il Novara cade ancora: il Renate rimonta e vince 2 a 1

Foto www.novaracalcio.com

Il Novara perde 2 a 1 in casa contro il Renate ed è notte fonda. Gli azzurri perdono malamente contro la capolista nonostante il vantaggio giunto ad inizio ripresa.

Mister Marcolini non è ancora riuscito a dare una quadra alla squadra apparsa ancora in netta difficoltà dopo la brutta prestazione di Lecco e soprattutto priva di grinta.

E la classifica, per una compagine partita con l’obiettivo di vincere il campionato, è ora davvero preoccupante.

Il Renato dal canto suo si mostra ben organizzato e con un gioco collaudato.

A mancare in casa azzurra sono ancora i gol degli attaccanti (oggi per Zigoni due errori clamorosi sottoporta) così come la difesa subisce troppe reti.

Il primo tempo finisce 0 a 0 anche se sono gli ospiti ad avere il pallino del gioco. Gli azzurri possono invece recriminare per un errore di Zigoni a tu per tu con il portiere e per una traversa di Firenze.

La ripresa si apre al meglio con una splendida rete di Buzzegoli.

Il Novara però arretra troppo e il Renato a furia di spingere trova il gol del (meritato) pareggio al 67′ con De Sena.

Sono sempre gli ospiti a giocare meglio e a sfiorare il gol anche se l’occasionissima è per Zigoni che sbaglia calciando da pochi passi fuori.

Al 92′ è Galuppini (il migliore dei suoi) a trovare la rete decisiva.

Così a fine gara mister Marcolini: «Non siamo riusciti a fare quello che dovevamo fare. Gli esterni hanno spinto cosò? Sì, è così. Se si gioca così non va bene, i quinti devono essere più incisivi in fase di spinta. Dobbiamo migliorare sull’attenzione. Hanno ragione i tifosi se sono arrabbiati e preoccupati, non sono i risultati che ci si aspetta da questa squadra, i risultati fanno schifo. Fin che non vedranno la squadra che cambia atteggiamento e i risultati sarà così, noi abbiamo solo un modo per cambiare, lavorare. La gara ci ha visto in qualche momento in difficoltà, poi ci sono gli episodi che possono cambiare la partita ma noi dobbiamo essere più bravi e aggressivi, dobbiamo lavorare anche sulla testa, mi assumo le responsabilità di questo periodo. Credo che la società vedesse problematiche nascoste ma evidentemente non ci sto riuscendo devo fare qualcosa di diverso. Conosco solo il lavoro come medicina, ho la responsabilità di questa squadra, sono il primo responsabile e cercherà di fare qualcosa di diverso e trovare le soluzioni».

 

Marco Cito: