Chiesa novarese in lutto per la morte di mons. Alfredo Cardano, il “decano” dei sacerdoti novaresi. I funerali si terranno nella chiesa parrocchiale di Galliate, suo paese di origine, lunedì prossimo 16 novembre alle 15.
Novantanove anni compiuti lo scorso 6 ottobre, don Alfredo – classe 1921 – era stato ordinato prete nel 1946 dal vescovo Leone Ossola.
Ha iniziato il ministero come parroco di Balmuccia, dove è rimasto dal settembre 1946 al febbraio 1948. Ha lasciato la Valsesia per il lago Maggiore diventando parroco di Feriolo, dove è stato dal febbraio 1948 all’ottobre 1953. Il successivo trasferimento lo ha condotto nella città di Novara dove ha assunto la responsabilità pastorale della comunità di Santa Maria alla Bicocca: vi è stato parroco dall’ottobre 1953 al dicembre 1974. Un’esperienza durata quasi ventuno anni, al termine della quale mons. Cardano si è dedicato ai malati presso l’ospedale Maggiore di Novara, di cui è stato parroco dal gennaio 1975 all’ottobre 1996.
Diventato quiescente è rimasto ad abitare in casa propria in corso 23 marzo. «Fino a quando le forze glielo hanno consentito andava a celebrare nella cappella presso l’ospedale san Giuliano – racconta don Gianluigi Cerutti, vicario episcopale per il clero e la vita consacrata, in un messaggio di cordoglio e ricordo ai fedeli – . Dovendo poi ricorrere all’adeguata assistenza, è stato accolto presso la Pia Casa della Divina Provvidenza, nel reparto che ospita anche altri sacerdoti».
Nel 1987 Giovanni Paolo II lo ha annoverato tra i suoi Cappellani, con il conseguente titolo di Monsignore. Precedentemente, nel 1971, mons. Cardano aveva ricevuto anche l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica italiana”. Importante anche l’impegno di don Alfredo in favore dei detenuti e delle loro famiglie con la sua partecipazione, per alcuni anni, al “Consiglio di patronato per i liberati dal carcere”.
Particolarmente importante è stato il legame spirituale di mons. Cardano con le Adoratrici perpetue del SS.mo Sacramento di Vigevano (Sacramentine) invitandole e favorendo l’apertura di una loro casa a Feriolo e rimanendo legato alla loro congregazione e alla loro spiritualità per tutta la vita.
«In occasione del suo sessantacinquesimo di sacerdozio – conclude don Cerutti -, mons. Cardano ha composto una preghiera la cui conclusione diventa ora l’affidamento con cui lo ricordiamo con gratitudine e affetto: “Tu mi attendi, Gesù, io pure Ti cerco. Fisserò gli occhi nei Tuoi, gioia immensa sarà contemplarTi per l’eternità”. A questo incontro possa accompagnarlo Maria, Madre della Chiesa, vita, dolcezza e speranza nostra».