Sta destando grande cordoglio a Novara e in tutto il Novarese la notizia della scomparsa di Alberto Pacelli, 89 anni lo scorso agosto, politico novarese di lungo corso e dalla grande esperienza e, negli ultimi anni, con la sua “Idee di Futuro”, sempre pronto a battersi su temi importanti per il futuro della città, dalla tutela della salute pubblica a quella dell’ambiente. E poi le battaglie per la tutela del verde, il voler esaminare alcuni aspetti che non lo convincevano relativamente all’iter della Cittadella della Salute. La raccolta firme contro l’area industriale di Agognate. Senza dimenticare, negli anni, altre innumerevoli battaglie e richieste di percorsi di trasparenza. A lui si deve la nascita tanto di ReteTerra Novara quanto di ReteSalute Novara, realtà a difesa una dell’ambiente e contro il consumo del suolo, l’altra della sanità e della salute di tutti i cittadini.
Pacelli, nato a Milano nel 1931, ma cresciuto a Novara, è morto nella serata di lunedì 9 novembre. Non stava bene da poco prima dell’estate. Aveva studiato al liceo classico Carlo Alberto e aveva fondato in città il primo Cineclub e anche il primo circolo culturale.
Molto giovane aderisce ai “Giovani Federalisti Europei”. A Novara costituisce il movimento di “Unità Popolare”. Aderisce poi al Partito Comunista Italiano, nel quale, tra i diversi incarichi, sarà segretario provinciale dal 1970 al 1976. In città ha dato vita al Partito Democratico della Sinistra, da cui si allontana quando capisce che si sta allontanando da ciò per cui era nato. In 30 anni, tra il 1963 e il 1993, è stato consigliere comunale, assessore al Lavoro, al Decentramento, ai Lavori pubblici, vice-sindaco nella giunta di Maurizio Pagani. Nel 1994 si è fatto promotore della nascita del Centro di Ricerca e di Iniziative Culturali e Politica “Idee di futuro”.
A Pacelli si deve anche la nascita del sito novaraditutti.it, per una Novara di tutti e realmente accogliente e moderna.
Lascia la moglie Gianna Signorelli e la figlia Lia, docente in Università a Torino, con Fabio e Lara.