Crescono i ricoverati Covid all’ospedale Maggiore di Novara, come riferisce la stessa struttura sanitaria. Oggi sono 51 i ricoverati Covid positivi. Tre si trovano in terapia intensiva, sei in subintensiva, 10 nel reparto di malattie infettive e 32 nel reparto Covid riaperto da pochi giorni.
Intanto, nella mattinata di oggi, venerdì 23 ottobre, è stato attivato il Nucleo operativo, che ha il compito di dare attuazione quotidiana alle decisioni assunte dall’unità di crisi locale istituita a settembre a seguito di delibera regionale.
E nel tardo pomeriggio la decisione, da parte dell’azienda ospedaliero-universitaria, “per fronteggiare l’incremento dei ricoveri”, di sospendere le visite ambulatoriali e i ricoveri non urgenti. L’ospedale, seguendo le indicazioni della Regione, rimodula quindi, da lunedì 26 ottobre, le attività programmate. Così, “per concentrare le risorse” per far fronte all’aumento dei ricoveri, il nosocomio garantirà solo le prestazioni ambulatoriali non procrastinabili di classe U (da eseguire nel più breve tempo possibile, comunque entro le 72 ore) e di classe B (da eseguire entro i 10 giorni).
“Sono inoltre garantiti – spiega l’ospedale – i ricoveri in regime di urgenza, i ricoveri oncologici e quelli di alta specialità. Sono di conseguenza temporaneamente sospesi i ricoveri e le prestazioni ambulatoriali che non rientrano nelle categorie suddette”.
Il sindaco Alessandro Canelli, oggi, probabilmente a fronte dei numeri in crescita e del provvedimento del ‘coprifuoco’ notturno anche in Piemonte, a partire da lunedì 26 ottobre, ha parlato in una diretta Facebook ‘straordinaria’ (non di quelle solite del martedì). Nella diretta ha chiesto personale per ospedali e Asl e maggiore “organizzazione della filiera sanitaria”. Ha auspicato l’applicazione del piano di programmazione in merito ai nosocomi del Piemonte Orientale, così da salvaguardare l’ospedale hub di Novara, che, come rilevato da Canelli, “fornisce servizi specialistici a tutto il quadrante”.
Il primo cittadino ha poi fornito i numeri, tanto di quelli dell’ospedale quanto anche di quelli delle Rsa novaresi, dove il Covid è tornato a essere presente con forza. “Il virus – ha riferito – è tornato in due Rsa della città. Ci sono 84 ospiti su 163 positivi e 28 operatori anch’essi positivi alla Divina Provvidenza. Non stanno male né sono da ricoverare, ma sappiamo benissimo che l’essere positivi, per una persona anziana, è un rischio. Positività tra ospiti e operatori anche al Parco del Welfare di Veveri, 9 gli operatori. Anche lì sono scattate le misure e i protocolli per la separazione dei positivi dai non positivi. Non ci sono per ora problemi di operatività delle due strutture”.
In tema di Rsa, la Provincia di Novara ha deciso di convocare al più presto la cabina di regia sulle Rsa, istituita dall’Ente provinciale con la Prefettura di Novara durante il periodo di lockdown.
Successivamente Canelli ha riferito come, dalla prossima settimana, torneranno attivi alcuni servizi attivati in primavera, in occasione del lockdown. “Per gli anziani che non se la sentissero di uscire e andare a fare la spesa o anche ad acquistare le medicine o che avessero bisogno di assistenza, faremo ripartire il servizio avviato dal Comune alcuni mesi fa. Attiveremo probabilmente un numero verde. Ulteriori informazioni in settimana”.