Sarebbe utile realizzare un termovalorizzatore per tutto il territorio del Piemonte orientale?

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Da circa un anno, il Comune di Borgomanero ha adottato il “Sacco conforme” per aumentare la quantità di rifiuti differenziati. I risultati sono positivi: in un anno, Borgomanero è passato dal 60% all’80% di differenziata. Lo ha detto il sindaco Sergio Bossi in Consiglio comunale, come riportato a pagina 3 dell’Informatore di venerdì 18 settembre.

«Non ho candidato Borgomanero come sede di un termovalorizzatore. Ho solamente espresso un pensiero personale, rispetto alle evidenti problematiche che ci troveremo ad affrontare relative alla discariche esistenti. Questo ci porta a dover pensare sempre di più al ruolo strategico che la gestione dei rifiuti dovrà avere in termine di recupero, utilizzo e valorizzazioni degli scarti e dei rifiuti urbani stessi,  trattati per produrre energia rinnovabile e pulita, grazie ad impianti innovativi e di alta tecnologia».

Così il Sindaco di Borgomanero Sergio Bossi, puntualizza  sulla  ipotesi di  realizzazione di un termovalorizzatore nel territorio cittadino precisando che «dall’insediamento della mia Amministrazione e con l’introduzione del sacco conforme, la raccolta differenziata ha raggiunto livelli superiori all’80%, collocandosi tra le prime realtà in Piemonte; la nostra intenzione è di continuare su questa strada con l’obiettivo di aumentare la differenziata stessa».

Ha aggiunto: «A fronte di timori che ritengo non giustificati, ricordo che abbiamo delle discariche che non esito a definire “bombe ecologiche”: quella di Ghemme, chiusa, ma richiedente una spesa di 400mila euro l’anno (forse per dieci anni, ndr) per gestire il post-mortem.

Le considerazioni valgono anche per la discarica di Barengo anche se non è nella situazione di quella di Ghemme».

Ha concluso: «Un termovalorizzatore permette di utilizzare il rifiuto e ricavarne energia utile ad esempio per il teleriscaldamento».

Ampio servizio sull’Informatore in edicola.