A3Cube, società americana di origine italiana, fondata nel 2012 a San Jose in California dai novaresi Emilio Billi e dalla moglie Antonella Rubicco, realtà che ora ha anche una sede europea in Italia, precisamente a Galliate, ha recentemente ottenuto il Certificato di eccellenza conferito dal Ministero della Difesa in merito a un importante progetto. Si tratta di un progetto presentato da A3Cube, in collaborazione con il Diet dell’Università Sapienza di Roma, relativo alla ricerca sull’impiego di reti neurali per il riconoscimento di droni: un contributo dalla notevole portata innovativa e dall’influente impatto tecnologico ai fini dei potenziali sviluppi della Difesa.
La Commissione di Valutazione dei progetti di ricerca per la definizione del Piano Nazionale della Ricerca Militare E.F. 2020 ha ritenuto, dunque, meritevole di Eccellenza il progetto presentato dall’azienda novarese.
Con il progetto presentato da A3Cube un passo in avanti nella sicurezza. La tecnologia anti-drone progettata da A3Cube rappresenta una vera rivoluzione in termini di sicurezza pubblica, aprendo scenari completamente nuovi nel panorama della difesa. La proliferazione incontrollata di droni ad uso civile (oltre che militare) ha infatti generato una serie di problematiche molto difficili da arginare, nonostante le normative adottate. I droni civili, spiegano da A3Cube, “sono spesso utilizzati impropriamente: non sono poche le incursioni negli spazi aerei, causando interferenze con aeromobili, potenziali collisioni ed incidenti. Il problema alla base è l’estrema difficoltà di identificazione di tali oggetti”. La soluzione di A3Cube combina alcune tra le più avanzate tecnologie oggi a disposizione con complessi algoritmi di Intelligenza Artificiale, creando la prima generazione di sistemi anti-drone dalle potenzialità mai sperimentate prima. “Attraverso l’impiego di una sofisticata rete neurale e di un supercomputer dall’incredibile potenza di calcolo (11 Peta di operazioni al secondo), A3Cube ha realizzato la tecnologia anti-drone (e non solo) più precisa e performante sul mercato, in grado di identificare un drone, ma potenzialmente qualsiasi tipo di veicolo, fino a 20 km di distanza, tracciandone la rotta ed analizzandone il comportamento in tempo reale. Una notevole differenza, rispetto agli attuali sistemi che rilevano in media fino a 5 km di distanza e non posseggono capacità di analisi predittiva così avanzata. La capacità di rintracciare e monitorare in tempo reale un drone è una risorsa di estremo valore, in quanto può aiutare a prevenire eventuali atti di terrorismo, possibili incidenti ed altri rischi critici, garantendo un ampio margine di sicurezza pubblica in qualsiasi contesto, non solo militare ma anche civile (basti pensare ad esempio ai problemi di sicurezza nelle città durante manifestazioni di qualsiasi natura, quali concerti o eventi sportivi in genere)”.
