Nuovi resti di uomo di Nenanderthal risalenti a 300mila anni fa scoperti nella grotta della Ciota Ciara sul Monte Fenera in territorio di Borgosesia. Per il secondo anno consecutivo, gli scavi condotti dall’Università degli Studi di Ferrara hanno portato alla scoperta di resti umani appartenenti all’Uomo di Neanderthal: negli stessi livelli stratigrafici in cui erano stati trovati i resti umani nel 2019 (un osso occipitale e un secondo incisivo inferiore), sono stati rinvenuti altri due denti umani: un canino e un molare inferiore. Questi nuovi resti, fanno della Ciota Ciara un sito fondamentale per la ricostruzione del popolamento preistorico dell’Italia del Nord ovest: si tratta, infatti, dell’unico sito, in quest’area, ben documentato e in fase di scavo sistematico e portante tracce così antiche dell’occupazione preistoriche. Gli scavi sono condotti con la collaborazione del Comune di Borgosesia, che assieme all’Università di Ferrara finanzia le ricerche, dell’Ente gestione aree protette della Valle Sesia, del Museo di archeologia e paleontologia “Carlo Conti” di Borgosesia e con i membri dell’ex Gruppo archeologico e speleologico di Borgosesia.