Ci sono notizie alle quali non vorresti credere, che quando te le comunicano rispondi: «Ma sei sicuro? Non è possibile…».
In questi ultimi anni, da quando con l’amico comune ingegner Carlo Quirico, hai accettato con la tua grande generosità di trasformare l’idea della nuova casa di accoglienza in progetto, ci siamo incontrati tante volte e ricordo quando disegnasti la prima bozza della nuova casa sul tovagliolo durante la cena… E quanti ricordi, da quando suonavi la batteria durante la messa al “Don Bosco” ai tempi delle medie…
Ma incontrarti era sempre una gioia perché avevi sempre pronto il tuo sorriso spontaneo, la battuta: eri l’icona della gioia di vivere. Genio nella semplicità, artista con quell’umiltà che pochi ancora conoscono. Casa “Irene”, che inaugureremo il 27 settembre, è stata una delle tue ultime creature, con quelle stanze che hai voluto così piene di colori perché dicevi: «Saranno abitate da donne che non hanno conosciuto la gioia e l’allegria». Il cortiletto, tutta la casa parla e parlerà sempre di te.
Grazie Marco, è stato un dono immenso averti conosciuto e aver avuto il privilegio di esserti amico. Da lassù dove potrai spaziare con il tuo genio, manda un po’ di luce a tutti noi, quella luce che è gioia di vivere volendoci bene e aiutandoci reciprocamente, come tu sapevi ben fare.
Mario Metti e nome dell’associazione Mamre
Nella foto, Marco Preti con Mario Metti