Secondo il Calendario liturgico, la festa del Sacro Cuore cade il venerdì dopo la seconda domenica successiva a Pentecoste, ma a Veruno , dal 1926, viene celebrata la prima domenica di agosto, quando chi era emigrato ritornava per le vacanze. Era una delle festività più sentite e partecipate; dopo la messa solenne la processione con la statua del Sacro Cuore percorreva le vie del paese e dopo i Vespri spesso avveniva l’incanto delle offerte a favore della Chiesa.
Le celebrazioni di domenica 2 agosto ha dovuto tener conto della situazione di emergenza sanitaria in cui ci troviamo e quindi è stata sospesa la processione e nel tendone del Palabanda è stata portata la statua che è rimasta esposta accanto all’altare durante la Messa solenne, animata dal coro parrocchiale.
Nell’omelia, don Sabino Decorato, commentando le Letture, ha sottolineato come nulla ci può separare dall’ amore di Cristo (rappresentato dal suo cuore trafitto) e che nell’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci si può cogliere la grandezza di questo amore : la folla accorsa per ascoltare Gesù viene non solo sfamata, ma può addirittura fare scorta di ciò che è rimasto e questo sta ad indicare la sovrabbondanza della Grazia divina, che supera ogni aspettativa umana. Per un cristiano, l’amore di Cristo è una certezza ed è la più grande consolazione.
A&A