«Sono contento di essere qui oggi e che la parrocchia di Romagnano abbia assunto questo dovere e anche questo onore di rendere memoria al caro don Bosio, perché in questa parrocchia ha dedicato i primi otto anni della sua vita sacerdotale manifestando quella finezza, delicatezza, precisione, quella apertura di spirito che si riassumeva nel suo sorriso». Con queste parole il vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla, ha iniziato la sua omelia nel corso della messa in suffragio di don Paolo Bosio – ex vice parroco di Romagnano Sesia per otto anni dal 2004 al 2012, ex amministratore parrocchiale di Cavallirio dal 2009 al 2012 e parroco di Momo dallo stesso anno – morto lo scorso 22 aprile a soli 46 anni. Omelia che il vescovo ha concluso sottolineando la saggezza e la capacità di discernimento di don Paolo. La messa si è svolta domenica mattina nel campo sportivo dell’oratorio “Chioso Bini”, alla presenza della mamma Piera, della sorella di don Paolo, del vice sindaco di Romagnano Elena Scolari, del comandante della locale stazione dei carabinieri, del sindaco di Caltignaga, Pier Antonio Miglio, della Confraternite del Corpus Domini, del Sacro Enterro e delle Consorelle della Beata Vergine Addolorata. Il parroco di Romagnano, don Gianni Remogna, ha sottolineato che «don Paolo ha lasciato un ottimo ricordo del suo ministero pastorale sia come addetto ai giovani sia come sostituto parroco» e ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla preparazione della messa sotto il coordinamento di don Antonio Oldani e, in particolare, il coro santa Felicita. A conclusione della messa, un giovane romagnanese, a nomi di tutti i ragazzi cresciuti al chioso con don Bosio, ha letto un commosso ringraziamento al don «per averci accolti, formati, cresciuti e per custodirci».
Articolo completo sul giornale in stampa venerdì 31 luglio 2020.