Giovedì 9 luglio, a Palazzo Tornielli, sede del municipio di Borgomanero, si è svolto un incontro fra Comune Asl Novara e Sindacati sulla situazione nelle case di riposo nel periodo di cornavirus.
Vi hanno partecipato il sindaco Sergio Bossi, il Direttore generale Asl Novara Arabella Fontana, il direttore del Sisp Aniello Esposito e il Direttore del Distretto Nord Bartolomeo Ficili; i rappresentanti delle RSA “Opera Pia Curti” e “Casa Famiglia don Vincenzo Annichini”.
E’ stata ribadita la necessità di continuare nell’opera di prevenzione e divulgazione dei parametri anticovid, già resi noti nei mesi passati. «Il virus – è stato detto dai rappresentanti dell’ASL NO – non è scomparso; noi abbiamo diramato verso le RSA due note (29 maggio e 18 giugno) nelle quali fissavamo i parametri per l’accoglienza di nuovi ospiti e i comportamenti da seguire».
I responsabili delle RSA cittadine, hanno evidenziato i comportamenti messi in atto durante il periodo di lockdown, come l’isolamento di ‘piani’ e la quarantena per i positivi. Sono emerse delle necessità di ricoveri in RSA da parte di anziani non autosufficienti. «Seguendo i protocolli attuali – è stato sottolineato dai rappresentanti ASL – queste operazioni saranno possibili; l’ importante è far riferimento a quelli che sono i principi per evitare possibili ‘positività».
Giovanni Tinivella, Direttore dell’Opera Pia Curti , ha voluto evidenziare che «seguendo come è stato fatto sino ad ora, le indicazioni proposte da Regione e ASL, al momento la struttura potrebbe accogliere 24 persone» mentre Agusta Zanetta della RSA-RA “Casa Famiglia” ha parlato di 8 posti a disposizione.
Al termine dell’incontro il Sindaco ha espresso la necessità di continuare a seguire le regole dettate dall’Istituto Superiore della Sanità e ha chiamato cittadini e Istituzioni a una maggiore attenzione sul caso, evidenziando comunque la necessità di ottenere contributi che consentano di pareggiare il disavanzo che questa situazione particolare ha creato alle strutture.
Arabella Fontana, ha ringraziato il Primo Cittadino per la sua presenza e l’aiuto fornito alle strutture sanitarie durante il periodo più critico della pandemia.
Daniele Godio