Domenica 14 giugno è entrato in vigore il nuovo orario estivo di Trenord e Trenitalia dopo il periodo di emergenza sanitaria. Abbiamo raccolto dall’avvocato Lisa Tamaro, portavoce dei pendolari e segretaria del Comitato Ferrovie, alcune considerazioni in merito alla Domodossola – Milano: «L’orario nuovo comporta alcune modifiche rispetto al passato, alcune di esse con un certo impatto sugli spostamenti dei pendolari. Non sappiamo ovviamente fino a quando questo orario rimarrà in vigore, ovvero se, come gli anni scorsi, fino a dicembre o se solo fino al 31 agosto, non essendoci stata tuttora, alcuna comunicazione al riguardo, ne da parte di Trenord e neppure da parte di Regione Lombardia». Precisa Tamaro: «In ogni caso il treno 10407 che, prima del Corona Virus, partiva da Sesto Calende alle 9.15 con arrivo previsto a Milano porta Garibaldi alle 10.15 non circolerà più. E’ stato però previsto un pullman sostitutivo da Arona a Gallarate con partenza dalla città lacustre alle 8.45 e con arrivo a Gallarate alle 9.35. Alle 9.52 si potrà prendere un treno con direzione Milano con arrivo a Porta Garibaldi alle ore 10.20. Il convoglio con partenza da Arona alle 9.37 è stato anticipato alle 9.28. Quindi ci sarà un treno alle 8.06, uno alle 8.45 e uno alle 9.28 con arrivo in stazione Centrale a Milano alle ore 10.35. Il treno con partenza alle 15.37 è stato anticipato di nove minuti, alle ore 15.28». Poi la portavoce dei pendolari elenca i treni in partenza al pomeriggio da Milano per Domodossola: «Per quanto riguarda i treni del ritorno è stato eliminato il 14.46, il 16.46 e il 18.46. Al posto di quest’ultimo è stata previsto un treno alle 18.32, dovrebbe essere uno diretto a Varese, con arrivo a Gallarate alle 19.06. Alle 19.25 partirà un pullman sostitutivo con arrivo ad Arona alle 20.15. Sono stati anche eliminati i treni con partenza alle 20.46 e il 21.46. Quindi alla sera si passa dalle 19.46, che arriva a Arona alle 20.53, quindi alle 21.25 e poi l’ultimo alle 22.46. In totale, invece che 52 treni che percorrono la tratta, come prima del Covid 19, ce ne saranno solamente 36». Lisa Tamaro aggiunge: «E’ evidente che i pendolari sono molto preoccupati qualora questa situazione dovesse rimanere confermata anche a settembre, con la ripresa dell’attività lavorativa e l’apertura delle scuole e delle università, soprattutto se rimanesse confermato, per la sicurezza sanitaria, l’obbligo del distanziamento interpersonale». In merito ai bonus, è stato erogato quello relativo ai mesi di dicembre 2019, quando l’affidabilità dell’orario era del 7,98 %, a fronte dell’indice garantito del 5 %. Per gennaio 2020, il dato era del 6,78 % e febbraio 2020 del 5,11 %. Nulla per il mese di marzo 2020, ma bisogna considerare che l’8 marzo è scattato il lock down. Conclude la Tamaro: «In merito alle richieste di rimborso del mensile di marzo in seguito al lock down, benché sia arrivata la comunicazione che la domanda è stata accolta, ad oggi non abbiamo ancora ricevuto il rimborso dovuto. Pare che siano stati bloccati nell’attesa di un intervento a sostegno dello Governo italiano, intervento che, al momento, non si è ancora verificato».