X

Novara: da settembre il servizio di monopattini a noleggio per rivoluzionare la mobilità

Novara guarda alla mobilità sostenibile progettando da una parte nuove piste ciclabili che colleghino tutto il tessuto cittadino e dall’altra un nuovo servizio sharing (noleggio) di monopattini che potrebbe sbarcare in città entro fine settembre. Dovrebbero essere circa 300 i monopattini che i cittadini troveranno a disposizione in punti strategici della città e che potranno essere utilizzati come mobilità alternativa. E’ questa la stima in base ai progetti già attivi in città simili al capoluogo novarese. «L’obiettivo è quello di rendere la città più green – ci ha detto l’assessore alla Viabilità Luca Piantanida -. Gli uffici stanno già facendo delle valutazioni per quanto concerne il servizio sharing di monopattini. Chiaro che la scelta della società che si occuperà del servizio arriverà a seguito di un bando». Una sorta di modello potrebbero essere città come La Spezia o Verona dove il servizio è offerto da Bit Mobility. Tramite un’applicazione, ai fruitori viene spiegato come e dove usare i monopattini e garantita un’assistenza continua. Una volta inseriti i propri dati sull’applicazione (attraverso la quale è possibile conoscere dove si trova il monopattino più vicino a noi) è possibile scegliere la tariffa in base alle proprie esigenze: oraria, giornaliera o settimanale. Quali i costi? «Alcune società permettono, una volta scaricata l’app sul telefono, con un euro di sbloccare il monopattino e poi, ad esempio, pagare 15 centesimi al minuto per il suo utilizzo» prosegue Piantanida. Il Comune sta lavorando al Piano Urbano della mobilità Sostenibile (PUMS) da tempo. «Quanti monopattini saranno necessari per soddisfare le esigenze? Credo circa 300 in vari punti. Tutti avrebbero un gps e un sistema di blocco. Ce ne sono alcuni che nella zona a traffico limitato, in automatico, riducono la velocità». Per il Pums sono otto le società che hanno presentato un’offerta: «Entro la metà di luglio dovrebbe essere aggiudicare il bando. Qando il Pums sarà operativo, si potrù accedere a finanziamenti europei che permetteranno di intervenire sulle piste ciclabili. Qui l’obiettivo è mettere in sicurezza quelle esistenti e crearne di nuove ma soprattutto di arrivare a creare il bici plan, un programma della mobilità ciclistica che individua i principali percorsi ciclabili da realizzare e che prevede i principali ciclo-servizi come parcheggi protetti, ciclonoleggi, intermodalità con il trasporto pubblico». «Si vuole creare un sistema che colleghi tutto il tessuto cittadino – conclude l’assessore-. Questo consentirebbe di arrivare ad una vera svolta innovativa. Sarebbero anche realizzate anche nuove zona 30 nei quartieri senza dimenticare la possibilità di istituire un nuovo servizio bike sharing. Marco Cito

Marco Cito: