Prendere carta e penna e scrivere una lettera alla vecchia maniera, raccontando paure, speranze e preghiere che hanno riempito questi giorni. Una lettera da indirizzare ai se stessi del futuro, «alle donne e uomini che diventerete», da custodire e nascondere, per poi rileggerla tra qualche anno. E’ l’invito che fa il vescovo Franco Giulio ai giovani della diocesi di Novara in concomitanza con la fine dell’anno scolastico. E’ un invito a ritagliarsi un po’ di tempo per riflettere sui mesi eccezionali e difficili appena trascorsi segnati dal lockdown, dalla chiusura delle scuole e degli oratori e, per alcuni, anche dal dolore del lutto.
Ecco il suo testo:
Lettera per il Futuro
Cari giovani,
mentre stiamo vivendo questa fase di ripresa graduale e ritorno alla normalità dopo le restrizioni per il contenimento del contagio da Covid-19, vorrei fare a ciascuno di voi una proposta: prendete carta e penna e scrivete la vostra Lettera per il futuro.
Mi piacerebbe che ciascuno di voi, in questi giorni, si fermasse per riflettere su come è cambiata la propria vita in questo periodo, e che, ripensando a quei momenti in cui si è ritrovato a volgere lo sguardo verso il Cielo con domande, ringraziamenti o alla ricerca di una consolazione, possa fissare questi pensieri per sempre nella propria Lettera per il futuro.
La Lettera per il futuro è una lettera che indirizzerete a voi stessi, in cui ciascuno potrà raccontare al “se stesso del futuro” come ha vissuto queste settimane di lockdown. È uno spazio per descrivere i sentimenti che avete provato, le scoperte che avete fatto su voi stessi e sugli altri, i sogni che avete messo nel cassetto, i desideri che avete coltivato, cosa vorreste cambiare nei prossimi anni e quali riflessioni sulla direzione della vostra vita vi hanno accompagnato.
Una lettera che ha un po’ il sapore di una pagina dei vecchi diari, quando i social network non li avevano ancora parzialmente sostituiti, da riprendere in mano tra due o tre anni.
Imbustate la lettera, scriveteci sopra il vostro nome e la data in cui desiderate riaprirla. Scriverla sarà per voi l’occasione per ripensare a questo periodo, rileggere i vostri sogni. Riaprendola, scoprirete che cosa quel ragazzo o quella ragazza che oggi sta ricominciando a incontrare gli amici e che spera di poter tornare presto a scuola, all’università, sul lavoro, in oratorio, potrà dire all’uomo e alla donna che diventerete.
Conservatela sempre, sarà il vostro tesoro: in essa resterà inalterata quella luce di quel Cielo a cui vi siete rivolti, nei mesi che sono appena trascorsi, nel silenzio della vostra camera.