Come altre località, anche la città di Arona ha celebrato la ricorrenza della Festa della Repubblica con una cerimonia sobria. Rispettando le distanze personali, in piazza De Filippi si è trovata la Giunta al completo, con le associazioni combattentistiche, in particolare il Gruppo Ana di Arona con il vessillo e la protezione civile di Montrigiasco, pure lei con il gagliardetto. Una corona d’alloro è stata deposta alla base del monumento che ricorda i caduti della guerra 1915-18 e la Seconda guerra mondiale da due alpini in congedo. Preceduto dal messo, Alfonso Cuozzo, con il gonfalone della città, il gruppo si è avvicinato al monumento distanziandosi secondo le normative previste per l’emergenza sanitaria. Le note dell’inno di Mameli, che sono seguite, hanno riecheggiato attirando alcuni passanti. Il Sindaco, ricordando gli episodi luttuosi delle due guerre mondiali, ha citato quanto sia importante la pace, sempre e non solo in questi periodi di emergenza sanitaria, dove il nemico non è aldilà della trincea, ma si annida e colpisce come un fantasma>. Ha poi ringraziato il Gruppo locale degli alpini per l’opera prestata durante tutto il periodo in cui è stato attivo il Centro Operativo Comunale. Molti soci del Gruppo Ana di Arona sono pure volontari della Protezione civile, in un ruolo interscambiabile. La brezza del mattino ha fatto sventolare il tricolore issato sui pennoni retrostanti il monumento, tra il vessillo alato bianco verde, simbolo del comune di Arona, e quello blu-stellato europeo>. Tutti con mascherina al volto, i convenuti hanno infine ascoltato, in silenzio e sull’attenti, le note dell’inno al “Piave” che hanno commosso non solo i partecipanti alla cerimonia, ma anche chi si è trovato a transitare d’innanzi al palazzo comunale. Prima di congedarsi, il Primo cittadino, nel ringraziare tutti coloro che hanno reso omaggio alla celebrazione della Festa della Repubblica, ha auspicato sia questa l’ultima cerimonia ridotta nel programma e nei partecipanti a causa delle restrizioni emanate per difendersi dalla pandemia. Nella tradizione aronese, da quando Gusmeroli guida la città, infatti, il 2 giugno è stato sempre celebrato con una grande parata, accompagnata dalla fanfara dei bersaglieri, in partenza da vari quartieri della città del Sancarlone.
Arona, un 2 Giugno senza cortei, fanfara e cittadini
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