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2 Giugno: celebrare la Repubblica e non dimenticarne i valori

Comizio in piazza Martiri (fondo Bonzanini)

«Una Festa di tutto il popolo italiano, anche di chi la pensa diversamente. Questo è il 2 Giugno, giornata che ricorda la nascita della Repubblica Italiana. E così lo sono altre giornate come il 25 Aprile, Festa della Liberazione, che ci ha portato 75 anni di prosperità e pace, o come anche la Giornata della Memoria e il Giorno del Ricordo. È quanto sto cercando di far capire a tutti». A parlare è Paolo Cattaneo, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza Piero Fornara e nipote di Oscar Luigi Scalfaro, nono presidente della Repubblica Italiana e uno dei “padri costituenti”, che diede vita alla nostra Costituzione. «Sono Feste che vanno ricordate da tutti – aggiunge – Giorni che non devono essere solo un ricordo, ma che servano a fare memoria. Per non ripetere, in alcuni casi, gli errori del passato».

Il 2 Giugno, data del referendum istituzionale del 1946, celebra dunque la nascita della Repubblica. «Una festa importante per il nostro Paese. Quest’anno non la si potrà celebrare nelle piazze – spiega Cattaneo – ma quello che conta è ricordarne il forte valore per l’Italia. A volte basta un gesto, una frase, per rimarcare l’importanza di una ricorrenza. Abbiamo visto, ad esempio, qualche giorno fa, esporre ai balconi un lenzuolo bianco per la Giornata della Legalità. Noi celebreremo la giornata sui nostri canali social». Cattaneo ricorda poi i racconti dello zio, di quegli anni così cruciali per l’Italia. «I ricordi sono quelli del ’46, quando fu eletto nell’Assemblea Costituente. All’epoca lui non pensava di essere candidato. Era presidente dell’Azione cattolica diocesana, era magistrato e aveva il suo lavoro. Non era iscritto alla Democrazia Cristiana e riteneva di non potersi candidare e di non doverlo fare: doveva essere super partes. Poi intervenne tutto il mondo cattolico, monsignor Leone Ossola e mio zio fu orgoglioso di accettare la candidatura. Fu eletto e continuò a esserlo sino al 1992. Mi raccontava – continua Cattaneo – di uomini con lui nella Costituente, che avrei poi trovato nei libri di scuola. Mi ha raccontato molti episodi e la battaglia che c’è stata tra il 1946 e il 1948 per la nascita della Costituzione». Scontri per diverse vedute, «ma dai quali si usciva, trovando un punto d’incontro. Occorreva pensare al Paese, a dotare l’Italia di una Costituzione. C’erano mondi contrapposti nell’Assemblea, quello cattolico, quello comunista, ma si doveva dare una risposta e la si trovava. Da quell’esperienza è uscita la Costituzione migliore al mondo, ancora oggi molto attuale».

Una Festa, dunque, il 2 Giugno, da celebrare da parte di tutti. «L’Istituto Storico – spiega la direttrice scientifica Elena Mastretta – lo farà, come già accaduto per il 25 Aprile, aderendo all’iniziativa #RaccontiamolaRepubblica dell’Istituto nazionale. Dal primo al 6 giugno sui nostri profili social pubblicheremo materiale di archivio relativi a questa data. Faremo un hashtag con #icostituentinovaresi e presenteremo le loro biografie e, se è a disposizione, anche la foto». Per informazioni è a disposizione il sito dell’Istituto Storico, rinnovato di recente: www.isrn.it.

 

Monica Curino: