In farmacia, con la tessera sanitaria, per ritirare le mascherine per tutta la famiglia. Il sistema predisposto da Comune di Novara con Csi Piemonte consentirà la consegna gratuita dei dispositivi forniti da Regione Piemonte a tutte le famiglie residenti in città semplicemente tramite la scansione della tessera sanitaria.
L’iniziativa, promossa in accordo con l’Ordine provinciale dei Farmacisti, partirà venerdì 29 maggio. Le mascherine sono in fase di distribuzione alle farmacie della città, le quali, attraverso un applicativo realizzato da CSI-Piemonte e utile per la scansione della tessera sanitaria (collegata all’anagrafe della popolazione residente), provvederanno alla consegna delle stesse ai cittadini. Il titolare presenterà al farmacista la tessera sanitaria per la relativa scansione e potrà ottenere un numero di mascherine sanitarie pari ai componenti del suo nucleo familiare (fino ad esaurimento). La consegna effettuata comporta che non ci si potrà, per il periodo stabilito, rivolgere ad un’altra farmacia per ottenere nello stesso tempo altre mascherine per lo stesso nucleo familiare.
“La consegna delle mascherine – spiega il sindaco di Novara, Alessandro Canelli – avverrà tramite un sistema di comparazione con i dati della nostra Anagrafe, consentendo, alle famiglie residenti in città, di avere tante mascherine quanti sono i componenti del nucleo stesso. La stessa procedura, possibile grazie a CSI Piemonte, ci consentirà, anche in futuro, di distribuire eventuali altri dispositivi di protezione. Ringrazio a nome dell’amministrazione sia il CSI Piemonte sia l’Ordine dei Farmacisti della provincia di Novara e le farmacie per aver aderito a questa iniziativa a favore dei novaresi”.
“Ancora una volta le tecnologie digitali – spiega il direttore generale del Comune di Novara, Roberto Moriondo – si sono dimostrate uno strumento utile per semplificare la vita dei cittadini e creare una rete, in questo caso tra Comune e farmacie della città, garantendo servizi in modalità semplice e in tempi ragionevoli”.
“La richiesta di collaborazione che ci è stata sottoposta dal Comune di Novara – aggiunge il presidente dell’Ordine dei farmacisti, Cesare Lapidari – è stata valutata subito positivamente. La nostra categoria si mette volentieri a disposizione in un momento di bisogno e necessità per agevolare la distribuzione dei dispositivi in modo snello e immediato”.
“I farmacisti hanno subito aderito alla richiesta del Comune di Novara che siano le farmacie di comunità a provvedere alla distribuzione, gratuita, delle mascherine chirurgiche destinate alla popolazione – dice Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani – E’ un gesto in piena coerenza con l’impegno che fin dall’inizio della pandemia i farmacisti hanno riversato nell’assistenza ai cittadini e nella collaborazione con le strutture sanitarie e le amministrazioni”.
“Abbiamo realizzato in tempi record una soluzione tecnologica – sottolinea il Direttore Generale del CSI, Pietro Pacini – che traccia e gestisce in modo semplice e automatico la consegna delle mascherine. Un servizio molto importante a favore dei cittadini, che rappresenta un valido esempio di come la tecnologia possa fornire risposte veloci a bisogni concreti. Soprattutto in momenti di emergenza in cui la rapidità e l’efficienza sono tutto”.
Le mascherine sono state consegnate oggi alle farmacie della città di Novara. “Un’iniziativa per la quale ringraziamo i titolari delle farmacie – spiega l’assessore al Commercio del Comune di Novara Elisabetta Franzoni – In questo modo sarà possibile raggiungere tutti i cittadini che, soltanto presentando la tessera sanitaria, potranno ritirare le loro mascherine, tante quanti sono i componenti della famiglia”.
“Le farmacie si sono attivate fin dall’inizio della emergenza covid19 per fornire il proprio contributo professionale, incrementando la tutela della salute pubblica – aggiunge Enrico Luoni, Presidente Associazione Titolari di Farmacia Provincia Novara e VCO – Questa richiesta di collaborazione da parte del Comune di Novara conferma il concetto di farmacia territoriale intessa come il luogo più conosciuto e capillare in grado di dispensare giornalmente salute ai cittadini”