Il “piano Marshall” di Arona: sconti e fondi a sostegno di famiglie e imprese

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Un “piano Marshall” comunale quello pensato dall’amministrazione di Arona, per sostenere famiglie ed attività colpite dalle conseguenze dei provvedimenti nazionali per il contenimento della pandemia Covid-19. Le misure, si legge nel documento, «si rivolgono in particolare anche ai soggetti che non possono beneficiare di contributi regionali già stanziati» e che però risentono della crisi, per sostenere il lavoro, la competitività economica e sociale del territorio per «massimizzare gli effetti delle misure già adottate dal governo nazionale e regionale».

La prima rata Imu, per la quota destinata al Comune, viene fatta slittare dal 16 giugno al 16 settembre, con un provvedimento che arriverà in Consiglio comunale, dove verranno portate anche le altre variazioni finanziarie.

L’elenco dei contributi si apre con 1.000 euro per le attività di commercio, servizi o artigianato, sospese (anche volontariamente) in locali in affitto in Arona, ridotto a 500 se in locali di proprietà: per questa voce lo stanziamento è di 300mila euro, finanziati dall’avanzo di amministrazione 2019. Poi la riduzione del 15% della tariffa rifiuti per le attività (esclusi supermarket, banche e Poste) e un fondo per aiutare le famiglie nel pagamento, per 130mila euro ricavati da uno sconto ottenuto dal Consorzio (50mila euro) e 80mila dall’avanzo.

Per le attività che occupino suolo pubblico, si procederà alla restituzione del dovuto tra marzo e fine maggio, mentre gli alberghi verranno esentati dall’imposta di soggiorno per tutto il 2020 e in seguito per il 2021 e verrà previsto un contributo per nuove assunzioni oltre la media 2017-19 (per quanto improbabili).

Per le famiglie è previsto un sostegno nel pagamento dell’affitto e delle bollette, con 204mila euro provenienti dall’avanzo di amministrazione, poi ulteriori 20mila per l’assistenza domiciliare agli anziani, il rimborso della retta del nido di febbraio e dei servizi di scuolabus e prescuola, un contributo a nidi e materne private, sostegno ai centri estivi di associazioni e parrocchie, un “bonus pannolini” (30 euro mensili) e ulteriori 20mila per nuovi tirocini lavorativi.

È previsto un contributo per l’acquisto di libri ma anche supporti digitali – pc e tablet – per le famiglie con ragazzi studenti nelle scuole medie e superiori.