Le parrocchie sono sempre rimaste accessibili per la preghiera, ma dal 18 riprenderanno anche nelle chiese ossolane le celebrazioni nel rispetto delle modalità stabilite dalla diocesi. Siamo andati a vedere come si stanno preparando i sacerdoti nelle chiese dei due centri più grandi Domodossola e Villadossola. Entrambe le chiese sono già state igienizzate per quella della Collegiata di Domodossola il parroco si è affidato ad una ditta, mentre quella di Cristo Risorto Villadossola è stata sanificata con l’aiuto di volontari. Le parrocchie hanno anche alcune misure da ottemperare con cura oltre alla sanificazione delle chiese, c’è il numero massimo dei partecipanti; l’obbligo di mantenere sempre la distanza di sicurezza, l’uso della mascherina; fino al divieto di accesso per coloro che hanno sintomi influenzali, una temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5 gradi o sono stati in contatto con persone positive al coronavirus nei giorni precedenti.
«Occorrerà rispettare la massima prudenza: prima e dopo la celebrazione- dice il parroco di Villadossola don Massimo Bottarel – si dovranno evitare assembramenti in ogni chiesa potranno entrare solo un numero limitato di persone a seconda della grandezza». A Domodossola 130 a Villadossola 140. Bisognerà igienizzare le mani all’entrata ci si dovrà sedere nei posti contrassegnati da un segnale rotondo. A Villadossola i banchi sono stati distanziati e collocati in maniera diversa dalla disposizione semicircolare si è passati a quella tradizionale. A Domodossola per avere la giusta distanza tra i banchi e stato messo un nastro bianco e rosso sulle file di banchi dove i fedeli non possono sedersi. All’ingresso è disponibile gel disinfettante per le mani. Le offerte potranno essere raccolte attraverso le apposite colonnine o cestini in fondo alla chiesa. Fra una funzione religiosa e l’altra saranno disinfettati i pavimenti e i banchi. «Sono prove di ripartenza – dice il parroco di Domodossola don Vincenzo Barone – Fatte con prudenza certo».