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E’ partito il servizio di assistenza per i bambini di Borgosesia e Quarona

Gran folla di testate giornalistiche martedì 12 maggio a Borgosesia per non perdere l’attimo di avvio del servizio di assistenza scolastica che il Comune, per forte volontà del sindaco Paolo Tiramani, ha deciso di garantire a quelle famiglie in cui sia il papà che la mamma hanno ripreso a lavorare il 4 maggio, ed hanno quindi necessità di un supporto per i bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni.

L’11 maggio era già tutto pronto per accogliere i bambini nelle scuole borgosesiane di proprietà del Comune, ma nel pomeriggio è arrivata la doccia fredda: la dirigente scolastica di Borgosesia ha negato, su indicazione del Ministero, la possibilità di utilizzare la scuola primaria “Pietro Villa “ e la scuola dell’infanzia di via Partigiani.

Come sempre, Tiramani non si è perso d’animo e in poche ore tutto è stato predisposto per l’utilizzo dei locali dell’Asilo nido e del Centro polifunzionale Pro Loco, in modo da offrire alle famiglie il servizio promesso. “Questo servizio è la risposta alle domande di tante famiglie, che hanno contattato me ed i miei assessori per mettere in evidenza il problema dell’accudimento dei bambini nel momento del riavvio dell’attività lavorativa” spiega Tiramani “non volendo esporre i nonni anziani al rischio di contagio, non avendo a disposizione baby sitter, e chiaramente non potendo immaginare di lasciare i bambini da soli a casa per tutto l’orario di lavoro di mamma e papà. Non ci poniamo in contrasto con il Governo, ma offriamo una soluzione ad un problema oggettivo, che riguarda i nostri cittadini come tanti altri italiani: sarebbe davvero costruttivo che il Ministro, anzichè bloccarci a priori, seguisse il nostro progetto, che potrebbe essere esteso, con le stesse modalità, anche altrove”.

La soluzione proposta da Borgosesia è stata individuata in tempi rapidi dagli uffici comunali: dopo avere analizzato diversi decreti, protocolli e circolari ministeriali, è stato steso un protocollo sperimentale completo e articolato, sottoposto all’attenzione del prof. Giovanni Di Perri, direttore del dipartimento clinico di Malattie infettive dell’Università di Torino, alla Regione Piemonte e al Servizio di Igiene pubblica dell’Asl, ottenendo ovunque parere positivo. “Addirittura le nostre regole sono anche più restrittive da quelle previste dal Governo per i centri estivi” commenta Tiramani “garantendo ai bambini massima sicurezza”.

Barbara Paltro: