X

Don Egidio Borella: ««Fare di questi giorni un tempo di grazia»

Abbiamo sentito la voce di alcuni sacerdoti della nostra Diocesi in questo particolare momento: i legami della comunità che non si sciolgono.

Di seguito l’intervista a don Egidio Borella parroco di Cerano.

Leggete il nostro settimanale;GRATIS per tre mesi: scoprite come

Un’esperienza spirituale e pastorale faticosa, ma ricca e profonda, quella vissuta in periodo di pandemia da don Egidio Borella, parroco di Cerano dal settembre 2019. «Il fatto che – sottolinea – l’inizio del tempo quaresimale sia coinciso con il distanziamento sociale e con la chiusura di tutte le attività parrocchiali comunitarie e dell’appuntamento domenicale con l’Eucaristia, mi ha, di primo acchito, notevolmente disorientato come credo sia successo ai parrocchiani». «Da allora, giorno dopo giorno, – osserva don Egidio – ho vissuto questo periodo come un tempo di grazia (kairos) per me e per tutta la comunità, pensato come occasione di un nuovo slancio pastorale e umano verso il paese di Cerano, con la cui gente ho condiviso la fatica, l’incertezza, la sofferenza, il dolore e anche la morte. Ora insieme vogliamo, dopo Pasqua, condividere non solo la frase “andrà tutto bene” ma, come cristiani, la certezza che con noi c’è il Risorto che ci accompagna, sostiene, incoraggia ed offre la salvezza a ciascuno». «In questo tempo di isolamento forzato, – ci dice – ho potuto arricchire la mia esperienza personale e ministeriale dedicandomi alla lettura, allo studio, alla preghiera e al silenzio. Sono così riandato alle sorgenti del mio impegno come prete e parroco, mettendo la mia fede e spiritualità davanti ad un esame forte e fecondo. Mi sono chiesto come farmi presente in modo diverso accanto ai miei parrocchiani e ho riflettuto su quello che è essenziale nel nostro vivere la realtà parrocchiale, elaborando anche proposte di rilancio del cammino pastorale comunitario. Il percorso, lento ma costante come il passo del montanaro (in base alla mia origine e passione) ma anche paziente come l’occhio del contadino (offertomi dall’esperienza ceranese agricola), ha prodotto le “Lettere dalla Quarantena” inviate a parrocchiani e amici tramite i social, nelle quali ho proposto una riflessione che nasceva nel mio cuore, sulle opere di due maestri spirituali che sono stati significativi all’inizio del mio ministero, ovvero Henri J.M. Nouwen e J.Vanier. Li ho riletti nell’oggi, con l’intenzione di dare, a me soprattutto, e di offrire a tutti coloro che lo desiderassero, uno spunto per andare dentro il tempo che siamo chiamati a vivere, trovarne un senso e decidere di far crescere uno stile personale che sostenga la speranza verso il futuro». In questo periodo di incertezza e di fatica, la scelta di accompagnare la comunità in modo nuovo si è concretizzata per don Egidio, con l’aiuto di volontari, nella trasmissione online delle celebrazioni della Settimana santa, delle Messe domenicali, delle suppliche al beato Pacifico e, nel mese di maggio, della recita serale del rosario; mentre prosegue con la Caritas parrocchiale, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, l’attenzione alle famiglie in difficoltà economiche e sociali rese pesanti dalla crisi epidemica».

Laura Politi

Redazione: