Il Comune di Santa Maria Maggiore guarda avanti, oltre l’emergenza sanitaria generata dal Coronavirus. E lo fa, a nome di tutta l’Unione montana della Valle Vigezzo, come capofila di un nuovo modello di turismo per la montagna, attraverso alcune azioni mirate.
Le parole d’ordine sono due: salvaguardare la salute di residenti e turisti e, di conseguenza, adeguare l’offerta. Un modello che diventa anche oggetto di ricerca da parte dell’Università di Torino. «Per noi è un motivo di orgoglio. Siamo stati scelti dal dipartimento universitario del professor Paolo Biancone come unica area dell’Alto Piemonte per lo studio sulla ripresa delle aree montane dopo la pandemia – afferma il sindaco Claudio Cottini. – Sono certo che le azioni che stiamo intraprendendo porteranno buoni frutti».
Le strategie sul tavolo sono diverse. Si va dall’ampliamento dei plateatici ad alcune agevolazioni, come la probabile sospensione della tassa di soggiorno. È in fase di elaborazione una massiccia campagna promozionale a livello territoriale e nazionale. Lo slogan scelto è “La montagna alla giusta distanza”.
In questa cornice si inseriscono eventi estivi che coniugano la necessità di far divertire residenti e villeggianti, e nel contempo che evitino assembramenti. Accanto a questo, si introducono i “Santa Bond”. «È la possibilità per gli esercenti di disporre fin da subito di liquidità per erogare, a prezzo scontato, servizi e prodotti, di cui l’acquirente potrà fruire quando tornerà a Santa Maria Maggiore», conclude il sindaco Cottini.