In provincia di Novara la mortalità tra il 20 febbraio e il 31 marzo 2020 è aumentata di circa l’80% rispetto allo stesso periodo dei cinque anni precedenti. Lo dicono i dati diffusi qualche minuto fa dall’Istat che con essi prova a fornire qualche traccia sui decessi causati dal Coronavirus.
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Il rapporto, redatto in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (Iss), è il primo capace di fornire uno sguardo completo e non semplicemente a campione come i precedenti resoconti. Copre infatti a livello italiano 6.866 comuni (87 % dei 7.904 complessivi), un dato percentuale che per quanto concerne la provincia di Novara è anche più alto: 90,8% dei comuni per il 92,5% della popolazione.
Il documento fissa a 724 i morti nel periodo preso in esame. Nel quinquennio 2015-2019 i morti erano stati mediamente 445. L’aumento per il solo mese di marzo (non per l’intero periodo in esame) è dell’80,3%. Si tratta di un aumento percentuale tra i più alti della regione. Peggio della provincia di Novara fanno solo Alessandria (+91), Vercelli (+90,8%) e Biella (+84%).
L’Istat ha registrato, per inciso, di questi morti solo il 16,2% come certamente deceduti a causa del Covid. Ma è noto che non esiste una procedura specifica che porta a verificare la presenza del virus nelle persone decedute al proprio domicilio o nelle case di riposo.
Novara figura, assieme al Vco (+44,4%) e alla maggior parte dei comuni nella tabella delle province più colpite dall’incremento di mortalità. Alcune province piemontesi come Torino e Cuneo sono fuori da essa e collocate nella tabella delle province con tasso di aumento medio. Va però segnalato che Novara, Vco, Vercelli, Biella, Asti e Alessandria sono state colpite per prime dal virus e, come spiega la stessa Istat, andrà verificato in una seconda fase il tasso di crescita delle province oggi fuori dalle peggiori.