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Borgomanero, Consiglio comunale: conti da far quadrare in tempo di coronavirus, Mercato di soli alimentari venerdì 8 maggio.

Municipio di Borgomanero

Futuro con incertezze ma affrontato con razionale determinazione. Questi atteggiamenti hanno accompagnato l’approvazione del rendiconto 2019 del Comune di Borgomanero, discusso e votato il mattino di mercoledì 30 aprile in videoconferenza.

Il documento finanziario 2019, illustrato dal vice sindaco e assessore Ignazio Stefano Zanetta, riporta dati molto positivi, ma è sul futuro che sono state espresse preoccupazione.

Al 31 dicembre 2019, il rendiconto è stato chiuso con un risultato positivo di 8 milioni e 500 mila euro di cui 4 milioni e 200 vincolati e il resto, 4 milioni e 300 mila di avanzo disponibile.

Ma il 2020 non è il 2019: «Il fondo cassa, cioè quanto abbiamo sui conti bancari, dal 1° gennaio è sceso da 9 milioni e 50 mila euro e 5 milioni e 800 mila euro. Allo stato attuale avremmo autonomina fino a settembre. E difficoltà maggiori sarebbero date da un rinvio dell’Imu (la prima rata scadrebbe il 16 giungo, la seconda a metà dicembre, ndr).

La situazione attuale sta determinando 100.000 euro in meno di entrate ogni mese; per esempio, non ci sono incassi per parcometri, non vi è il mercato».

Zanetta ha osservato: «Al momento però non sappiamo di quanto saranno i trasferimenti finanziari dallo Stato» e senza questi dati è inutile fare previsioni. Ciò non toglie che bisogna state attenti ai conti giorno dopo giorno.

Dai consiglieri alcune proposte. Pierluigi Pastore ha osservato: «Possiamo pensare a minori spese rispetto allo scorso anno. Solo come esempio, mi riferisco agli 80mila euro della Festa dell’uva che dubito quest’anno possa esser organizzata e ai 10mila euro dell’Infiorata. Penso si possa rinviare anche l’intervento all’ex Tarditi (il Fabrichìn) in via Monsignor Cavigioli e qui si tratta di 300mila euro».

Tutti d’accordo sulle difficoltà di bar e ristoranti e Piergiorgio Fornara ha proposto «la chiusura al traffico dei quattro corsi cittadini in modo che si possano mettere in strada dei tavolini così da avere più spazi disponibili».

Andrea Mora non ha disdegnato la proposta sostenendo di ridurre o di annullato la relativa tassa di plateatico.

Intanto il sindaco Sergio Bossi ha annunciato che venerdì 8 maggio, in viale Don Minzoni si potrà tenere il mercato: «Sarà solo per gli alimentaristi, ventitré; e nel’area di entrerà contingentata come avviene ora nei

Gianni Cometti: