La risposta più attesa arriva al termine dell’intervista. Lo chef Giampiero Cravero, maestro di risotti, dichiara: «il risotto al ristorante non sarà più caro di prima». Il novarese Cravero è uno dei massimi esperti di riso e di risotti. Risotto.us lo ha intervistato per capire come sia cambiata la cucina con l’emergenza Covid 19 e cosa succederà alla ripresa. Cravero gestisce due ristoranti, il Convivium di Novara e l’Osteria Contemporanea di Caltignaga, sempre nel Novarese, e non ha interrotto l’attività, convertendosi al delivery. «Tra tutte le preparazioni da consegnare a domicilio, il risotto delivery è quella che più crea problemi – ammette – . La mia scelta è quella di utilizzare solo risi di qualità del territorio, ma anche un’ottima tenuta di cottura del prodotto non riesce a garantire che il risotto arrivi in condizioni ottimali a domicilio. Il riso però è davvero uno dei pilastri della mia cucina, quindi ho scelto di riadattarlo, proponendo il riso al salto, il tortino di riso, il riso soffiato, le insalate e i piatti accompagnati dagli integrali, le farine». Lo chef non è convinto che si tornerà indietro molto in fretta: «Il mio personalissimo pensiero è che riapriremo solo quando ci saranno le condizioni pressoché normali di riapertura. Andare a cena sterilizzandosi all’ingresso, mangiando a distanza o separati, essendo serviti da personale in tenuta “sanitaria” non potrà essere un piacere per i nostri clienti. Allora continueremo e potenzieremo il delivery, che probabilmente ancora per un anno sarà l’alternativa o quantomeno il parallelo del classico ristorante. A Pasqua e Pasquetta, ma anche ogni giorno, la richiesta è stata finora alta, quindi sono ottimista».