Migliora nettamente la situazione della diffusione del Coronavirus in provincia di Novara. Lo dicono a distanza di una settimana dalla nostra precedente analisi, i dati che abbiamo potuto raccogliere sul nostro territorio. A far tirare il fiato alle percentuali e ad abbassare le curve è la fine dello screening sulle RSA novaresi, principale focolaio della malattia nella nostra zona.
Il novarese in questa settimana è passato da 1995 casi di positività (18 aprile) a 2203 (25 aprile). L’aumento del 13% è largamente inferiore al +25% che la provincia aveva fatto segnare tra l’11 e il 18 aprile. Nel corso degli ultimi giorni della settimana la corsa è poi ulteriormente rallentata: tra mercoledì e sabato Novara ha fatto segnare un modesto +3,1%. La ragione, come accennato, è che intorno all’inizio della settimana è terminato l’esame dei tamponi nelle RSA, le Residenze Sanitarie Assistite, dove la situazione è decisamente preoccupante.
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Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, circa un terzo dei positivi in provincia sono connessi in qualche modo, ospiti o personale, alle case di riposo della provincia. In totale, secondo alcune fonti che presentano numeri aggiornati, ci sarebbero 762 casi positivi nelle strutture della provincia di Novara, un numero enorme che incide per circa il 35% sui 2203 complessivi registrati a ieri.
Questo, pur senza trascurare il fatto che stiamo parlando di un problema sanitario che colpisce quella fascia di persone più vulnerabile al virus e che subisce maggiormente la sua aggressività, significa che il contagio si è fortemente rallentato tra la popolazione che vive fuori dall’ambito dalle RSA
A rinforzare l’ottimismo sul fatto che, almeno ad ora, il peggio è dietro le spalle giungono anche i dati percentuali sulla crescita di morti . Dall’11 al 18 aprile i morti erano passati da 170 a 218 (+28%); dal 18 aprile a ieri erano passati da 218 a 246 (+12,8%).
La minor aggressività del virus è, infine, certificata dal dato sui ricoveri all’ospedale maggiore passati da 131 di sabato scorso a 108 di ieri, il minimo dal 17 marzo scorso quando erano 99 passando poi il giorno successivo a 122 . Anche i letti occupati dai più gravi si stanno liberando. A venerdì (ultimo giorno di cui abbiamo i numeri) c’erano in tutto 20 persone ricoverate tra terapia intensiva e sub-intensiva. Lo scorso sabato erano ancora 30. In termini pratici i contagi non solo calano, ma il virus sembra molto meno aggressivo.
Queste percentuali, in particolare quelle sulla crescita o decrescita, vanno maneggiate con una certa cura. Sappiamo da giorni che le curve e quindi anche le previsioni sui dati ufficiali sono fortemente inficiate da una raccolta che è a volte lacunosa e altre volte in ritardo anche di giorni. Un problema emerso ieri in conferenza stampa e sottolineato dall’assessore alla sanità Icardi secondo il quale sia l’esito dei tamponi come quello dei morti vengono cumulati e presentati a distanza di giorni. In ogni caso anche a fronte di questo dettaglio, non trascurabile, la discesa dei casi in provincia di Novara ad oggi è un fatto indiscutibile.